Al Borgogioioso tavola e brigata per il fuori Expo

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Dal cuore dell’Emilia al mondo passando per la consacrazione dell’EXPO, i piatti della cucina emiliana stanno ottenendo un grandissimo successo così come si sta accreditando l’how to do secondo tradizione. La cultura del cibo e della tavola si avvale anche di un serio percorso scolastico che prepara i futuri chef a diventare ambasciatori della migliore e più apprezzata cucina del mondo: la cucina di casa nostra. Per averne un assaggio, e anche più di uno, Il Borgogioioso, centro commerciale di Carpi, organizza domenica 4 ottobre, a partire dalle 16:30, un pomeriggio di degustazioni con prodotti a km zero e piatti antispreco. Preparati con perizia e fantasia dagli allievi del centro di formazione professionale Nazareno, il finger food si ispirerà all’esposizione universale, dove l’alberghiero di Carpi ha partecipato a vari eventi promozionali dell’Emilian way of Food. Al Borgogioioso il menù con prodotti a km zero spazia dal salato al dolce tra innovazione e tradizione proponendo biscotti di parmigiano reggiano Dop (pasta frolla salata) con mousse di Mortadella Igp; frittata con Patata di Montese Dop e Aceto Balsamico di Modena; cestino di pane casereccio (sfornato secondo la ricetta della scuola) con primo sale e scalogno caramellato; torta di riso Vialone Nano Dop e torta di pere dell'Emilia Igp.
Il tutto servito dagli allievi del personale di sala su una lunga tavolata che ci farà assaporare un racconto dell’Emilia.
Con questo evento Il Borgogioioso conclude la serie di appuntamenti dedicati al tema dell’EXPO Nutrire il pianeta, energia per la vita, la grande manifestazione che al giro di boa dell’ultimo mese va verso i 20 milioni di visitatori, secondo il commissario unico Giuseppe Sala, di cui almeno 13-14 milioni sono italiani. Al di là dei grandi numeri, il contributo dell’Emilia Romagna alla manifestazione in termini di spazi animati in questi mesi ha visto un impegno corale di istituzioni, associazioni di categoria e aziende del settore alimentare e della distribuzione a dimostrazione del fatto che per il Paese, in fase di uscita dalla grande crisi, il food è un asset economico irrinunciabile.  Ma per quanto sia presto per i bilanci fra i tanti temi sollevati, – il cibo come finestra sulle passioni, sulla tradizione, sull’innovazione, tipico e a km zero, e non di meno la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico -, la nuova sensibilità sembra connotata dalla necessità di affermare una cultura antispreco sia nei confronti del cibo sia verso l’ambiente. Questa nuova impronta ambientale e nutrizionale è la sfida per il futuro.

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