Liceo Fanti, gli studenti simulano un processo per stalking

Si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 24 aprile, presso il Liceo Fanti nell’atrio giallo il processo penale simulato alla presenza di un vero giudice, il dottor Roberto Perrone, Giudice penale presso il Tribunale di Modena affiancato dagli studenti nei ruoli di giudici, avvocati difensori, pubblici ministeri, testimoni, imputato e vittima. GUARDA TUTTE LE FOTO

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Si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 24 aprile, presso il Liceo Fanti nell’atrio giallo il processo penale simulato alla presenza di un vero giudice, il dottor Roberto Perrone, Giudice penale presso il Tribunale di Modena affiancato dagli studenti nei ruoli di giudici, avvocati difensori, pubblici ministeri, testimoni, imputato e vittima. Al centro del dibattimento un caso reale di stalking riproposto con nomi fittizi in cui Andrea Rossi è stato rinviato a giudizio dopo aver perseguitato e molestato Claudia Bianchi conosciuta presso il Liceo Rotoli di Modena e con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale.

Per gli studenti di 4P Economico-sociale e 4T Scienze umane con la simulazione del processo si è concluso il Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) di quest’anno dopo mesi di intenso lavoro coordinato dai tutor docenti Daniele Rinaldi e Marica Ritucci insieme alla referente Pcto Ilenia Bonini. Gli studenti sono arrivati, infatti, alla messa in scena del processo, dopo un percorso di approfondimento con incontri e laboratori tenuti dai professionisti del Comitato unitario permanente degli ordini e dei collegi professionali di Modena (Cup) che hanno spiegato anche le regole che governano i ruoli di accusa e difesa, e le dinamiche del processo penale.

Il progetto, presentato dall’avvocato Mirella Guicciardi è stato ideato dalla Commissione per le pari opportunità del Comitato unitario permanente degli ordini e dei collegi professionali di Modena (Cup).

Hanno portato il loro saluto autorità e istituzioni: Alda Barbi, dirigente scolastica Liceo Fanti il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli e l’Assessore Tamara Calzolari, il colonnello Antonio Caterino, comandante provinciale dei carabinieri di Modena, Maurizio Macciantelli dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Modena, l’avvocato del Foro di Modena Cosimo Zaccaria insieme alle colleghe Francesca Gasparini e Maria Vittoria Prati, il presidente del Cup di Modena notaio Giuliano Fusco.

Nei loro interventi hanno sottolineato l’importanza della formazione in ambito scolastico per essere cittadini attivi consapevoli delle regole che governano la convivenza democratica di una società civile. Gli studenti e le studentesse hanno avuto l’occasione di vedere come il diritto viene attuato nelle aule di giustizia e di rendersi conto di come funziona un processo perché quello che traspare dai media non è quello che succede nelle aule processuali dove è in gioco la vita delle persone. Il progetto ha consentito una conoscenza del territorio e delle sue istituzioni che lavorano in rete e all’unisono nel fare prevenzione e nell’affrontare il tema della violenza contro le donne. Al termine della simulazione è stato consegnato a ogni studente l’attestato da inserire nel curriculum e il Pcto sarà argomento dell’esame di Stato del prossimo anno.

S.G.