Formazione al lavoro per sessanta minori stranieri soli

Da oggi sono iniziate le lezioni dei corsi di meccanica, ristorazione, edilizia e manutenzione del verde pubblico attivati dagli enti di istruzione e formazione professionale tra cui Cfp Nazareno. Attualmente sono 215 i ragazzi non accompagnati in carico al Comune di Modena

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Un futuro da operatore del verde, nel settore edile come addetto alle infrastrutture, in quello della ristorazione o come operatore meccanico. Vi potranno ambire 60 minori stranieri non accompagnati in carico al Comune di Modena e attualmente accolti in comunità residenziali accreditate del territorio. Da oggi sono infatti iniziate per loro- 21 pachistani, 14 tunisini, 11 marocchini, nove albanesi, due del Bangladesh e altri di Gambia e Guinea, per lo più 17enni- le lezioni dei corsi finanziati da un bando della Regione e attivati dagli enti di istruzione e formazione professionale Edseg, Città dei Ragazzi, Ial e Cfp Nazareno. “La formazione professionale e il successivo inserimento nel mondo del lavoro sono tasselli fondamentali per ridurre sacche di disagio giovanile e offrire ai ragazzi reali percorsi d’inclusione nella comunità modenese che li accoglie. Percorsi che prevedono necessariamente diritti e doveri”, commenta il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che negli ultimi due anni, in più di un’occasione, ha espresso ai Governi che si sono succeduti le forti criticità dovute all’incremento di nuovi arrivi di minori stranieri. Un fenomeno che, oltre a costituire un costo per la comunità, rischia di vanificare i percorsi d’integrazione. Oggi sono 215 i minori stranieri non accompagnati in carico al Comune di Modena, di cui 94 arrivati da gennaio di quest’anno. Nel corso del 2022 gli arrivi furono 293 e 454 i minori gestiti complessivamente dal Comune. Prima del 2021, a Modena venivano accolti, nel corso dell’anno, mediamente un centinaio di minori stranieri. Il sindaco ha chiesto quindi al Governo di intervenire, anche applicando criteri equi di ridistribuzione dei minori stranieri non accompagnati, mentre il Comune ha perfezionato i percorsi d’inclusione in vista dell’uscita dalle comunità al raggiungimento della maggiore età. Oltre ai corsi formativi per lo sviluppo di competenze professionalizzanti sono previsti dal progetto appena partito anche corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana e un’attività di accompagnamento e tutoraggio per aiutare i giovani migranti, ad esempio nella redazione del curriculum vitae.