Per i Pitagorici la matematica è uno spasso!

La squadra de I Pitagorici del Comprensivo Carpi Nord (Gasparotto-Saltini-Verdi-Martiri per la libertà) ha partecipato il 4 e 5 maggio alla finale a squadre del torneo nazionale Kangourou 2024 piazzandosi al 7° posto su 31 squadre presenti nella categoria Ecolier – annate 2013/2014.

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Nell’immaginario collettivo, o forse soltanto per la mia personalissima idea sulla questione, la matematica è sempre stata ciò che di più lontano dal divertimento si possa trovare. Da quando ho un piccolo matematico che ronza per casa mi sono dovuta ricredere. Mi divertono i foglietti zeppi di numeri, calcoli e tentativi sparsi ovunque, mi fanno sorridere grafici, torte e diagonali che attraversano il calendario settimanale della mia Moleskine. E mi sorprendono loro: i piccoli matematici. Per tenacia, arguzia e simpatia.
Così, dopo mesi di allenamenti pomeridiani intensivi, quiz serali sotto il piumone consegnati a orari improbabili e trasferte organizzate tra genitori trovatisi per caso sull’ennesima chat di whatsapp, è arrivato il tanto temuto weekend del 4 e 5 maggio: finale a squadre del torneo nazionale Kangourou 2024!

Arriviamo a Cervia abbastanza presto, e accanto al palazzetto dello Sport che di lì a poco ospiterà la competizione, scorgiamo un campetto di calcio già gremito di genitori e ragazzini con addosso magliette delle rispettive società e trombette alla mano per un tifo oltre misura della partita di quartiere. Il paragone è inevitabile e il primo pensiero di tanti di noi forse corre alla noia che una competizione a squadre di piccoli “bocconiani” in erba probabilmente produrrà. Niente di più sbagliato!

I matematici riuniti all’ombra di un grande albero, capitanati dalla professoressa Anna concentrata quanto loro, ascoltano rapiti le ultime indicazioni sulla formazione, sui ruoli e sulle strategie di gioco. Fremono le gambette sottili e batte rapido il cuore sotto la scritta colorata I pitagorici – nome della squadra del Comprensivo Carpi Nord (Gasparotto-Saltini-Verdi-Martiri per la libertà) – mostrato con orgoglio sul loro giovane petto. Di alcuni, che dal cerchio danno le spalle, si intravede la frase che attraversa le loro schiene: “da soli si va veloci, insieme si va più lontano” e a guardare i loro occhi brillare mentre si scambiano occhiate complici e furtive, ci si rende subito conto che è proprio quello lo spirito con cui intraprenderanno quella incredibile avventura.
E così, con le loro spalle ritte, una sola penna tra le mani e i loro piccoli talenti acerbi, eccoli che attraversano l’ingresso al passo di “We are the champions” che fa vibrare gli spalti, e prendono posto. Ogni squadra al proprio tavolo. Il giudice si dedica alle ultime raccomandazioni, al VIA i capitani con la pettorina rossa corrono a recuperare le buste con le domande, i consegnatori con la pettorina gialla, uno per squadra, tengono caldi i muscoli per la rapida corsa a recapitare via via le risposte. Con le teste chine sui fogli e un occhio ai tabelloni in continuo aggiornamento, i 75 minuti del sabato pomeriggio e i 75 della domenica mattina, volano e con essi le 24 risposte che giungono a destinazione garantendo ai 10 pitagorici un grande successo.

Il Kangourou è ormai una tradizione per chi lo organizza e per le strutture che lo ospitano ma è stata un’assoluta novità per i ragazzi della categoria Ecolier – annate 2013/2014  che hanno conquistato un meritatissimo 7° posto su 31 squadre presenti.

Questa la grandiosa formazione: Chiara Contavalle, Francesco Bassoli, Lorenzo Scirpoli, Mattia Iarrobino, Samuele Guidetti, Dumitru Adescenco, Bruno Miselli, Leonardo Neri, Alessandro Bovi, Leonardo Augusto Furio.

Un plauso e un grazie speciale alle allenatrici presenti alla gara:

professoressa Anna Severino, professoressa Gerarda di Mattia e dirigente scolastico professoressa Federica Ansaloni.

A due giorni dal rientro, con la sabbia che corre ancora per il corridoio dopo una lunga passeggiata post gara sulla spiaggia, ho chiesto a mio figlio come ci si diverte e come si vince con la matematica.
Questa la risposta: “Occorre saper dosare lo spirito di competizione e non prendere la matematica troppo sul serio! Ah, dimenticavo! E come dice la professoressa Anna, tenere un profilo basso”.
Elisa Cattini