Uniti per il bene del centro storico

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Dopo il tramonto di ConCarpi, consorzio pubblico – privato liquidato nel dicembre scorso e che riuniva numerosi soggetti tra cui il Comune, oggi nel panorama cittadino spunta il comitato Carpi c’è – Amici del centro storico: “abbiamo fatto tesoro delle esperienze passate e da lì siamo partiti per creare qualcosa di nuovo e di maggiormente rispondente ai nostri bisogni”, spiega il presidente Luca Semellini.
“Insieme. Sarà questa la parola che dovrà caratterizzare il nostro futuro. L’obiettivo, infatti, è quello di decidere in modo corale e di diventare da spettatori a protagonisti del centro storico. Il comitato Carpi c’è – Amici del centro storico è nato per dire la sua, per alzare la voce insieme alle associazioni di categoria per poter così dialogare in modo concreto con l’Amministrazione Comunale”, gli fa eco Daniele Gilioli, presidente di Confcommercio Carpi, in rappresentanza delle varie associazioni di categoria.
Il neonato comitato, sottolinea Semellini, “è figlio del terremoto. Da allora abbiamo creato un gruppo di lavoro che si è dato da fare, è cresciuto, ha prodotto ottimi risultati e, pertanto, si è reso necessario dargli una forma riconoscibile e una rappresentanza”. Il sodalizio, che riunisce 198 iscritti, si pone un obiettivo ambizioso: “instaurare un tavolo permanente coi rappresentanti delle associazioni di categoria per poter discutere di centro storico a 360 gradi e avviare contestualmente un dialogo con l’ente pubblico teso alla costruzione di percorsi condivisi. Lo scopo – prosegue Semellini – è quello di lavorare in sinergia per rendere il centro migliore. Più vivace, vivibile, fruibile e vitale”. E non sono solo le “vecchie mura”, come le definisce Livio Nora, componente del direttivo del comitato, a essere al centro dell’interesse, bensì, “tutto ciò che può avere una ricaduta diretta o indiretta sul cuore della città”. Obiettivo dichiarato: arrivare “a una calendarizzazione annuale degli eventi attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente e puntare così a una migliore e più efficace promozione degli eventi cittadini. Per tale motivo – aggiunge Livio Nora – il nostro comitato non si pone limiti territoriali ed è aperto anche agli esercenti della periferia che vorranno aderire”. Un comitato che vuole “rappresentare tutti, anche coloro che non sono iscritti ad alcuna associazione di categoria. Siamo una famiglia accogliente – sottolinea Anna Bulgarelli del direttivo – che desidera dare voce a tutti”. 198 persone, molto diverse tra loro che, conclude Semellini, “nonostante le differenze lavorano fianco a fianco. A tenerci insieme, infatti, è la medesima colla, ovvero il bene del centro storico. Siamo propositivi, non vogliamo lavorare contro, al contrario, siamo più motivati che mai a darci da fare per migliorare l’immagine di Carpi. Non guardiamo indietro. Il passato è passato”. Un atteggiamento che piace anche al neo assessore al Centro Storico, Stefania Gasparini: “sedersi attorno a un tavolo per capire come giungere a una condivisione di intenti e attività, pur nel rispetto dei diversi ruoli, per il bene del centro e della comunità, è un’opportunità a cui questa Amministrazione guarda con favore”. Un tavolo a cui, conclude Nora, “non è detto che l’Amministrazione farà sedere direttamente Carpi c’è, per questo abbiamo chiesto alle associazioni di categoria di rappresentare i nostri interessi e le nostre istanze. Di certo esserci riuniti in comitato ci dà un peso maggiore e, voglio ribadirlo con forza, da persone come noi che in centro lavorano e vivono, qualche buona idea, può nascere”. I temi caldi sono numerosi: dal previsto allargamento della Zona a traffico limitato all’annosa questione parcheggi, dalla fumata nera sul Mercato coperto alla necessità di migliorare la ciclabilità… ma su questi nervi scoperti, Semellini non si sbilancia: “le Notti bianche non sono certo la nostra unica prerogativa ma ci siamo appena costituiti e, pur avendo qualche idea in merito, non abbiamo ancora stabilito delle priorità”.
Jessica Bianchi