Troppe le forze in campo a favore degli anziani?

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Ce n’è per tutti. Questo l’imperativo che deve guidare le numerose associazioni di volontariato che si occupano di anziani a 360°. In particolare il nostro territorio sta assistendo a una fioritura di onlus che fanno del trasporto sociale – e non solo – la propria mission. Volontari che, giorno dopo giorno, si fanno carico di uomini e donne fragili, anziani o disabili, per accompagnarli nelle loro piccole e grandi commissioni. Dalle visite ospedaliere a una puntatina al supermercato o in farmacia. Tutte quelle attività insomma che, queste persone, spesso sole o in difficoltà, non possono più sbrigare in autonomia. Un servizio alla cittadinanza assolutamente gratuito per l’utenza che, a un primo sguardo, presenta però parecchi doppioni. Questo il punto. Il progetto Anziani in Rete, nato nel 2007 per coordinare gli interventi dei centri di promozione sociale è diventato lo scorso dicembre un’associazione. Il progetto, inizialmente promosso dalla collaborazione tra ANCeSCAO, il Comitato Comunale Soggiorni e Vacanze Anziani, la Coop sociale Sofia, l’Università della Libera Età Natalia Ginzburg e l’Assessorato alle Politiche sociali è stato reso possibile dall’impegno di gruppi di anziani volontari riuniti nel Faro (Centro di promozione sociale Gorizia, Parrocchia Corpus Domini e Centro Sociale Graziosi), nel Ponte (Centro Sociale Bruno Losi) e nell’Ancora (Centro Sociale Cibeno Pile, Parrocchia S. Agata e Centro Sociale Guerzoni), a cui si aggiungono i Centri Sociali Orti Villa Glori e Tommaso Righi. Anziani in Rete fornisce alle fasce più deboli della popolazione, in particolare anziani, malati e disabili non gravi, servizi di assistenza e trasporto. Le attività riguardano momenti aggregativi, come i Pomeriggi del Tè, per favorire la socializzazione e combattere la solitudine, servizi di telefonia amica e aiuti nel disbrigo delle piccole commissioni, oltre al trasporto sociale, per il quale i Gruppi dispongono di ben 10 automezzi. Una realtà strutturata che, coi suoi 11.259 interventi l’anno (dati 2010) esegue, grazie a 112 volontari, una trentina di trasporti al giorno, per un totale di 5.201 utenti annui. Il 9 aprile 2011, invece, ha fatto il suo debutto ufficiale sulla scena cittadina, la sezione carpigiana di Auser. Il gruppo locale, guidato da Paolo Mantovani e composto da 14 volontari, sta definendo una convenzione con Comune di Carpi e Acer per attivare, oltre al trasporto, anche altri servizi: dal portierato sociale a iniziative di integrazione, al turismo per gli anziani. I carpigiani che necessitano del servizio di trasporto sociale oggi non hanno che l’imbarazzo della scelta e possono optare per: Anziani in rete, Auser, Associazione di Volontariato Sociale Contatto (che garantisce, gratuitamente, il trasporto, per finalità medico-sanitarie, dei residenti di San Marino e Fossoli che non sono in grado di muoversi autonomamente) Croce Blu (ente che dal 2000 svolge un servizio di sostegno a malati e pazienti per i trasferimenti da un ospedale all’altro o dalla propria abitazione e per il trasporto di materiale sanitario richiesto dagli ospedali, con un’ambulanza, due Doblò e due pulmini. Grazie all’impegno di un centinaio di volontari; nel 2010 Croce Blu ha eseguito 4mila trasporti per un totale di oltre 90mila chilometri) e, naturalmente Croce Rossa per gli utenti più gravi che necessitano di servizi di trasporto maggiormente specializzati (????????? nel 2010, grazie all’attività di ????????? volontari). Non saranno troppi si è chiesto qualcuno? E, soprattutto, in futuro, non sarebbe auspicabile un’interazione tra le varie associazioni per garantire così una migliore copertura del territorio e ottimizzare le risorse, in termini di mezzi e risorse umane? “In questo periodo di crisi – ha sottolineato Imola Ferrari, presidente di Anziani in Rete – c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Il lavoro svolto da Auser è molto simile al nostro, non ci sono differenze rilevanti; siamo tutti vicini alle persone anziane, alle categorie fragili e delicate, noi di Anziani in rete ci muoviamo nel distretto sanitario di Modena e Reggio Emilia, poiché la nostra caratteristica principale è il radicamento al territorio e il lavoro nei quartieri, Auser invece si muove su un territorio più ampio, in caso di necessità. Ci siamo conosciuti e confrontati per instaurare rapporti di collaborazione e, sono convinta che ciascun gruppo darà il proprio contributo per il bene della città”. Altro elemento comune è la gratuità di tutti questi trasporti, come ci conferma anche la signora Maria che, con i suoi 80 anni, spesso, per non disturbare i figli che lavorano, usufruisce del lavoro dei volontari, per andare a fare la spesa o fare qualche commissione in farmacia. “I volontari non chiedono nulla ma, al mio ritorno a casa, prima di scendere dalla macchina lascio loro un contributo di 5 o 10 euro. Sono sempre molto gentili”. A fronte del progressivo ed esponenziale invecchiamento della popolazione carpigiana è evidente che ci sia bisogno di tutti. “Conviveremo in pace – assicura Imola – e abbiamo già chiesto all’assessore alle Politiche Sociali di organizzare un incontro tra Anziani in Rete, Auser, Croce Blu e Contatto per stabilire, se possibile, collaborazioni e sinergie. L’obiettivo dev’essere integrarci, non certo farci concorrenza”. “Per noi – aggiunge Giannina Panini, presidente Croce Blu Carpi – la formazione dei volontari è una prerogativa fondamentale per garantire un servizio efficace ed efficiente. Noi siamo disposti a collaborare con altre associazioni carpigiane mettendo a disposizione la nostra esperienza o i formatori che tengono regolarmente corsi coi nostri volontari affinchè tutti possano ricevere una formazione a tutto tondo”. Speriamo possano stringersi relazioni per creare una rete allargata di sostegno per le fasce più deboli della cittadinanza. In caso contrario, sarebbe davvero un’occasione sprecata

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