Edoardo e la passione per le miniature: “l’artigianato artistico ci insegna a soffermarci sui dettagli”

Edoardo Morandi, 28 anni, di Carpi, perito elettronico diplomato all'Itis Da Vinci, attualmente commesso in un supermercato, dipinge miniature per passione trovando in quest'arte una pausa dalla frenesia della società contemporanea: “dipingere miniature richiede pazienza, dedizione, e attenzione ai dettagli: tutti aspetti che ho imparato ad apprezzare col tempo”.

0
853

Edoardo Morandi, 28 anni, di Carpi, perito elettronico diplomato all’Itis Da Vinci, attualmente commesso in un supermercato, dipinge miniature per passione trovando in quest’arte una pausa dalla frenesia della società contemporanea: “dipingere miniature richiede pazienza, dedizione, e attenzione ai dettagli: tutti aspetti che ho imparato ad apprezzare col tempo”.

Edoardo, quando si è accesa in te la passione per la pittura di miniature?

“Questa passione è nata in età adolescenziale grazie a un caro amico che me l’ha fatta conoscere. All’epoca non avevo le conoscenze e la visione per vederlo come un hobby, e dopo tanti anni in cui non ho fatto nulla al riguardo l’ho riprese in mano da un anno a questa parte con il semplice scopo di rilassarmi e passare il tempo staccando la testa da tutto. Questa passione richiede tempo, pazienza, dedizione e attenzione ai dettagli: tutti aspetti che da piccolo non apprezzavo perché volevo avere subito il risultato finito”.

Che tecnica utilizzi per dipingere le miniature?

“Come molti hobby simili nel modellismo si acquistano delle confezioni nelle quali tutto è da tagliare, assemblare, incollare e dipingere. Warhammer, le miniature che colleziono, non sono da meno, tutto è da comporre e da personalizzare nel modo più libero e personale possibile. Poi, dopo una passata di bomboletta nera o bianca come base, si utilizzano colori appositi per miniature e ce ne sono centinaia sia per marchi che per tipologie. Anche le basette dove si appoggiano le miniature, solitamente solo nere, diventano sfoggio di creatività perché ognuno le personalizza in base al proprio gusto. Ovviamente a braccetto con tutto questo c’è un gioco da tavolo, molto famoso in Inghilterra dove è nato alla fine degli anni ’80, e in America, ma anche in Italia ha la sua nicchia. Inoltre, ci sono vari tornei o anche gare di pittura in cui vengono premiate le miniature più belle. Io ho appreso da autodidatta e sto ancora imparando, perché c’è sempre bisogno di imparare cose nuove.

Al giorno d’oggi è più facile grazie ai social network trovare e ampliare la propria arte anche prendendo spunto dai mostri sacri di questo hobby sparsi in giro per il mondo”.

Cosa rappresenta per te questa passione e quanto tempo impieghi per dipingere una miniatura?

“Al momento la considero un hobby che mi permette di rilassarmi da questa vita frenetica che tutti viviamo al giorno d’oggi. Dipingere una miniatura può portare via anche 10 ore diluite in alcuni giorni, poi varia molto anche dalla dimensione o dalla complessità dell’oggetto. Ci vuole pazienza perché i risultati li ritrovi solo alla fine e, sopratutto, nel mio caso dipingo solo se mi sento ispirato: non perché devo farlo ma perché ho voglia di farlo. In ogni caso la soddisfazione più grande è constatare i propri miglioramenti miniatura dopo miniatura che si dipinge, e nel trovare sempre nuove idee per rendere quel modellino che in era origine uguale per tutti, unico perché personalizzato da te”.

Chiara Sorrentino

clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp