227 euro a famiglia per tv e computer

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L’Emilia-Romagna è la regione italiana con il più alto reddito per abitante (con una media di 21.769 mila euro, contro quella nazionale di 17.650), spende molto per televisori, telefoni e prodotti informatici, e molto meno per auto nuove e moto. In generale, però, i consumi sono contenuti soprattutto per via della crisi del lavoro e si guarda con interesse a forme di risparmio come la banca del tempo, i gruppi di acquisto solidale, il car pooling (anche se mancano per ora dati regionali). E’ la fotografia dei consumi di beni durevoli in Emilia-Romagna come risulta all’osservatorio Findomestic 2010, e presentata a Bologna.
Complessivamente da Piacenza a Rimini la spesa per questo tipo di beni (veicoli, mobili, elettrodomestici, informatica) è stata in leggero calo rispetto al 2009 (-0,8%, pari a 5.589 milioni) ma meno della media nazionale che si attesta a -2,2%.
Merito probabilmente dell’alto reddito pro capite (che non va confuso con lo stipendio, essendo invece il totale dei redditi da lavoro dipendente e autonomo, di aziende, rendite finanziarie e valore dell’affitto presunto) cresciuto dello 0,8% rispetto all’anno precedente, e trainato da Bologna a quota 23.122 euro e Modena con 22.312 euro mentre Ferrara, pur con un valore di 21.133 euro, è quella cresciuta di più in regione (+3,3%).
Guardando alla tipologia di spese, il boom maggiore riguarda i consumi dei cosiddetti elettrodomestici bruni (in primis televisori) con un’impennata del 14,6% dettata soprattutto dal passaggio al digitale terrestre. Seguono i computer, i cui consumi sono cresciuti del 7,4% per un valore complessivo di 170 milioni. Per i ‘bruni’, a Bologna si sono spesi complessivamente 95 milioni, circa 227 euro a famiglia; a Modena 67 milioni, circa 226 euro a famiglia. Singolare la variazione registrata a Reggio Emilia, +13,8%, pur essendo l’ultima provincia in Emilia-Romagna per reddito disponibile pro capite con 20.180 euro. Idem per lo shopping informatico: a Reggio l’incremento è stato del 7,8%, più di quello regionale, con una spesa di 20 milioni e circa 91 euro spesi a famiglia. In aumento del 3,4% anche i consumi di elettrodomestici ‘bianchi’ (lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi ecc), corrispondenti a 388 milioni di euro totali.
Valori negativi, invece, si registrano nei consumi di auto e moto. Nel 2010 le immatricolazioni di auto nuove sono state 154.198, il 12,5% in meno rispetto all’anno precedente (contro il calo nazionale del 10,4%) e con i dati peggiori a Piacenza (-17%, 9.124 immatricolazioni). Crescono di poco gli acquisti delle auto usate: +2%, trainati da Bologna con 34.302 mezzi, mentre fanalino di coda è Rimini a quota 11.333. Ma la flessione maggiore riguarda consumi e vendite di motoveicoli, considerati probabilmente beni meno ‘indispensabili’ di altri: i primi sono calati del 10,6% per complessivi 168 milioni; le vendite sono scese del 16,2% con 738.000 mezzi circolanti.

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