Da qualche giorno non si vedono operai al lavoro in San Nicolò e dopo il fallimento dell’impresa C.S.M. Acciaio srl facente parte del raggruppamento temporaneo di imprese Mulinari – Csm – Carraro impegnato nei lavori di miglioramento sismico del Tempio (per un importo di 1.307.465 euro) in città serpeggiava la preoccupazione che i lavori si fossero fermati.
“Tutto procede – rassicura l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Truzzi – ma dopo settimane in cui gli operai erano ben visibili sul tetto ora si sono spostati all’interno della Chiesa. Nei prossimi giorni saranno nuovamente impegnati a lavorare sul tiburio al di sopra dell’altare. Non c’è stata alcuna battuta d’arresto”.
L’edificio di proprietà comunale, sottoposto a lavori di miglioramento antisismico e al restauro dell’apparato decorativo, avrebbe dovuto riaprire nella primavera del 2023 ma è plausibile pensare a uno slittamento della consegna.
J.B.