Andrea Poletti conquista la sua quarta stella alla Boston Marathon

La Maratona di Boston fa parte del circuito Abbot World Marathon Major, che ricomprende le sei maratone più famose al mondo.

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Il carpigiano Andrea Poletti,  atleta tesserato con l’Atletica Cibeno, è volato in Massachusetts insieme alla moglie Sara per partecipare lunedì 15 aprile alla 128esima edizione della maratona più antica del mondo, quella di Boston, tagliando il traguardo in 3:37:05 e conquistando così la sua quarta stella.

La Maratona di Boston fa, infatti, parte del circuito Abbot World Marathon Major, che ricomprende le sei maratone più famose al mondo.

Poter partecipare a questo evento è difficilissimo perché a numero chiuso: Andrea è riuscito nell’impresa grazie al suo tempo gara di 3:15:00 registrato negli ultimi 24 mesi.

A vincere la Boston Marathon 2024 con il tempo di 2:06:17 è stato il 33enne Etiope Sisay Lemma.

“Boston è stata sicuramente la maratona più desiderata tra tutte quelle a cui ho partecipato” queste le parole di Andrea dopo il taglio del traguardo. “Il prestigio (è la più antica al mondo, la prima edizione risale a 1896) e la difficoltà di ottenere un pettorale l’hanno resa un obiettivo fin da quando ho iniziato a praticare questo sport”.

Le sorprese, alla fine, non sono sicuramente mancate. “Il coinvolgimento del pubblico è strepitoso, forse anche più che a New York. Fin dalla partenza da Hopkinton l’incitamento ai partecipanti è incessante e questo ha reso meno difficoltoso un percorso veramente unico. I continui saliscendi rendono la gara molto dura e difficile, cercare di mantenere un passo costante è quasi impossibile. Poi le salite, che culminano con l’Heartbreak Hill, sono veramente uniche. Vedere i runner camminare pur di non mollare è stato un motivo in più per tenere duro e soffrire pur di arrivare al traguardo che è la visione più bella ed emozionante che rende questo sport unico. Il lavoro e i sacrifici di tre mesi di preparazione si concretizzano nella soddisfazione di averla chiusa e, soprattutto, nel ricevere i complimenti di tutti i volontari oltre che mettersi al collo la desideratissima medaglia”.

Nino Squatrito