Mario Menotti, una passione per i funghi lunga 65 anni

Il carpigiano Mario Menotti, classe 1944, da quando aveva 15 anni perlustra i boschi di Alpi e Appennini alla ricerca di funghi di ogni tipo. “È una passione nata quasi per caso grazie a un oste di Pavullo che, generosamente, mi ha insegnato i trucchi e i segreti di questa attività”.

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Ha trascorso quasi tutta la sua vita a cercare funghi nei boschi dell’Appenino modenese e reggiano, e delle Alpi trentine e austriache, e ha ancora voglia di portare avanti questa passione e di tramandarla ai suoi nipoti. È Mario Menotti, 80enne carpigiano che, nel 2004 ha fondato a Carpi il Club dei Funghi.

Mario, quando ha iniziato a cercare funghi?

“Quando avevo quindici anni andai in vacanza a Pavullo con mia nonna. Alloggiavamo in affitto in un appartamento di proprietà dell’oste dell’osteria di sotto che era un fungaiolo esperto. Per passare il tempo ho iniziato a seguirlo nelle sue escursioni alla ricerca di funghi e lui, generosamente, mi ha insegnato trucchi e segreti di questa attività che, solitamente, nessun fungaiolo è disposto a svelare, mettendomi in guardia, ovviamente, anche dai funghi velenosi”.

Quali sono i funghi che ama raccogliere di più e dove?

“Ho diversi luoghi in cui vado a cercare. Pavullo e Borgo Taro, ad esempio, ma più di tutti mi piace cercarli in Austria, dove vado da quarantaquattro anni, e in Trentino, vicino a Recoaro, dove ho un appartamento e dove, ogni anno mi trasferisco per circa quattro mesi all’anno, da maggio a settembre/ottobre e, infatti, fra poco io e mia moglie partiamo! Conosco circa 50-60 tipi di funghi diversi commestibili e, in particolare, mi piace raccogliere porcini, finferli, sanguinelli e mazze di tamburo”.

Quanto pesava il fungo più grande che ha trovato e come si svolge la spedizione di un fungaiolo?

“Era un porcino da 2,750 kg. Si parte la mattina dalle sette in poi, ma c’è chi inizia anche prima, alle cinque, o addirittura di notte con l’aiuto delle luci, e poi si cerca per tutta la mattina. Se capita la giornata ‘no’ in cui non si trova nulla non mi dispero e mi dedico a raccogliere mirtilli o a fotografare piante e animali”.

C’è qualcuno a cui vorrebbe tramandare questa passione e lasciare in eredità i suoi segreti?

“Dopo averci provato con mia figlia Monica che ama le camminate in montagna non finalizzate alla ricerca di funghi però, vorrei tramandare il mio sapere ai miei nipoti di 26 e 23 anni. Per adesso, non sono molto interessati ma, in futuro, chissà! Io intanto continuerò ad andare a funghi finché le gambe e la vista me lo permetteranno”.

Chiara Sorrentino