La dolcezza è servita!

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Dare forma a un’idea con le proprie mani. Lasciare che il proprio estro si liberi, lasciandolo fluire dapprima attraverso le dita e da lì verso gli ingredienti più impensati, per ideare inesauribili e dolcissimi peccati di gola. Impossibile non restare incantati dalla magia della pasticceria: perfetta alchimia di sapori, colori e consistenze.
Un delizioso profumo di vaniglia e cioccolato riempie l’aria del laboratorio del carpigiano Roberto Saltini, pasticcere che sfugge agli schemi e ama “dare sfogo alla creatività”.
Di dolci, Roberto ne mangia pochi ma, rivela, “le note aromatiche di cioccolato e agrumi sono la mia vera passione. Così come i colori: la pasticceria è un tripudio di mille sfumature con cui osare e divertirsi”.
Alla pasticceria Roberto si è avvicinato quasi per caso. In punta di piedi. Un richiamo irresistibile. “Ho sempre amato moltissimo cucinare, ricordo che già alle elementari preparavo la cena per la mia famiglia. Una volta mi cimentai addirittura con la pasta fatta a mano… l’idea di fare lo chef però non mi ha mai sfiorato. La competizione e lo stress che caratterizzano una cucina, il lavoro in batteria, sera dopo sera, non facevano per me. Dopo le medie, grazie a un amico visitai l’Istituto Alberghiero Nazareno. Da lì a poco sarebbe iniziato il Biennio di pasticceria, fu una sorpresa, era il posto giusto per me: poco studio e mani perennemente in pasta. In quei due anni ho scoperto un mondo e ho capito che quella sarebbe stata la mia strada. Il mio mestiere”.
Roberto, 42 anni suonati, è una mente in perenne movimento ma coi piedi ben piantati a terra.
La tecnica e la creatività che lo ispirano sono figlie dell’esperienza. Di anni spesi tra uova, zucchero e farina. “Chiamala arte se preferisci – sorride – per me è semplicemente un bellissimo mestiere. Una professione pulita, che ti dona la straordinaria opportunità di esprimerti, di liberare la fantasia, senza mai cadere nella ripetizione. Passo ore ed ore tra le pareti di questo laboratorio ma nonostante l’impegno e il sacrificio, con umiltà e concretezza, sono riuscito a realizzare il sogno di aprire una pasticceria, di essere autonomo, di coccolare i miei clienti. Di prenderli per il palato”. La Pasticceria Lunae (in via Remesina Interna, 151) quest’anno compie vent’anni ma il tempo è volato in un soffio: “con il diploma in tasca ho lavorato in una ditta metalmeccanica. Dopo tre mesi passati con un trapano in mano mi sono licenziato e sono stato assunto presso la Pasticceria Paola, dove ho avuto la fortuna e il privilegio di lavorare accanto al maestro Giuliano Casarini. Dopo otto anni mi sono licenziato, era giunto il momento di cambiare, di intraprendere una nuova avventura e così mi sono concesso un anno sabbatico dapprima in giro per l’Italia dove mi sono innamorato della Lunigiana e poi in Africa. Terra che mi ha letteralmente rapito e dalla quale sono tornato magrissimo, provato ma col cuore più grande. Sapevo cosa volevo fare: volevo aprire una pasticceria tutta mia. La Toscana è stata avara mentre Carpi, quando meno me l’aspettavo, nel 1999, mi ha offerto il posto perfetto. A quel punto, non potevo scappare, era arrivato il momento”.
La Pasticceria Lunae è nata così, all’improvviso. Impossibile poi non racchiudere nel nome un omaggio a quel territorio sospeso tra Toscana e Liguria e all’antica città di Luni che tanto lo avevano colpito: “un modo per portare qui un pezzo di Lunigiana”. Vent’anni di duro lavoro e passione. “Ho resistito a innumerevoli cambiamenti. Alla crisi, ma sono ancora qui e questo mi riempie di orgoglio. La mia soddisfazione più grande – sorride Roberto Saltini – è stata quella di riuscire ad accogliere mia madre quando, a causa della crisi, poco prima della pensione, fu licenziata. Poter essere d’aiuto alla mia famiglia è impagabile. Questa è casa mia. C’è un pezzo di me in questo laboratorio”. Roberto, che in pasticceria può contare sull’aiuto della moglie Daniela, si definisce “fortunato. Ho sempre fatto quel che più mi piaceva, creare dolci, organizzare corsi per appassionati neofiti e non solo e, al contempo, entrare in empatia con le persone. I miei clienti poi – sorride – sono persone perbene e anche questa è una fortuna che non tutti possono vantare”. Un traguardo importante è stato raggiunto e, forse, un nuovo capitolo è pronto per essere scritto perché con Roberto, non si può mai sapere…
Jessica Bianchi

 

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