West Nile, summit ieri in Regione per contrastare la diffusione

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Si è svolto ieri in Regione l’incontro tra l'assessore alla Sanita', Sergio Venturi, e i rappresentanti dei sindaci dei Comuni capoluogo e dei presidenti di Provincia per fare il punto sulle infezioni del virus West Nile in Emilia-Romagna dopo che sono saliti a 18 i decessi.

Fra i punti condivisi: il potenziamento del gruppo di lavoro sulle malattie trasmesse dalle zanzare per rendere omogenei gli interventi in tutta l'Emilia-Romagna e studiare strategie per supportare le attività dei Comuni; una giornata di formazione per i tecnici comunali e gli operatori delle aziende sanitarie, già in calendario per il 7 novembre e l'individuazione di nuove strategie per coinvolgere maggiormente i privati nell'opera di disinfestazione: è stato stimato che il 75-80% dei focolai sia in aree private. Per quanto riguarda, invece, gli interventi di disinfestazione effettuati dal pubblico, l'assessore ha ribadito come non ci sia un problema economico, anzi: la Regione, infatti, contribuisce da sempre con un finanziamento consistente, "ed e' sempre disponibile ad incrementarlo" ha concluso Venturi.
Il bollettino parla, ad oggi, di 96 forme neuro-invasive, con 18 decessi (uno a Piacenza, tre a Modena, tre a Bologna, otto a Ferrara, tre a Ravenna), 66 casi di forme febbrili e 26 infezioni asintomatiche. L'età delle persone decedute varia da un minimo di 63 anni a un massimo di 87. Dal 12 settembre però non è stato segnalato nessun nuovo caso.

"Quest'anno ci siamo mossi nei tempi giusti, ma si e' trattato di un anno davvero particolare, che potrebbe ripetersi quindi dobbiamo serrare le fila" ha concluso ieri Venturi.

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