È stato registrato mercoledì 2 luglio, in provincia di Modena, il primo caso del 2025 di West Nile in Emilia-Romagna. Si tratta di una donna di 75 anni, residente nel Comune di Modena, attualmente ricoverata in condizioni cliniche stabili nel reparto di Malattie Infettive del Policlinico. Il virus West Nile viene trasmesso all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare delle zanzare comuni del genere Culex, attive soprattutto al crepuscolo e durante la notte. Il virus West Nile è endemico, ovvero presente in maniera stabile, in Italia, in particolare nelle regioni del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni (Culex spp.). L’uomo, così come i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare e non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare né ad altre persone.
A differenza dei protocolli in essere per quanto riguarda i casi di Dengue e altre malattie di importazione trasmissibili dalle zanzare tigre, in questo caso non sono previste disinfestazioni nell’area di residenza del paziente, in quanto il virus non è trasmissibile.
Il contatto con il virus nella maggior parte dei casi provoca un’infezione asintomatica; in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sebbene raramente e soprattutto in persone anziane e/o debilitati, si possono manifestare gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero ospedaliero e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso.
Nel 2024 i casi di West Nile accertati sono stati 46 in provincia di Modena.