Cec batte Ortona

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CARPI – La Cec onora al meglio la notte del quarantennale dell’Universal in un PalaFerrari vestito a festa: sotto le maglie della gloriosa Steton che campeggiano sotto la volta del palasport carpigiano, i biancoblu di coach Molinari si prendono di forza gara 1 della semifinale play-off annichilendo la Sieco Service Ortona.
La Cec, caricata dalla storia che si respirava al PalaFerrari, ha l’occhio della tigre e dopo i primi palloni è 5-1 con tre muri di Piccinini – l’mvp della serata con 20 punti di cui 5 a muro – e Lirutti a cui segue l’ace di Pedron per il 6-1. Il PalaFerrari si scalda quando Guerrieri difende sulla ringhiera e appoggia a Spiga per il primo tempo di Piccinini (13-7), che diventa subito 15-7 con Lirutti. Il set è già deciso e non basta ad Ortona il tentativo di rientro finale: la Cec è indemoniata e sulle ali di Piccinini, Guerrieri e De Marco chiude 25-17. Gli ospiti sono però tutt’altro che morti e al ritorno in campo rimettono la testa sul parquet: 6-8 e 13-16 alle soste tecniche, con Carpi che ha forse inconsciamente staccato un attimo la corrente nervosa. Guerrieri fa e disfa ma sigla l’aggancio a quota 21, quando si spegne la luce e con due errori di De Marco il set finisce agli abruzzesi. Si riparte da 1-1 e si riparte con la Cec ad inseguire (6-8 al primo stop). La pipe di De Marco riporta sotto (7-8), poi ci pensa due muri di Piccinini su Lipparini e Cortina a regalare parità e sorpasso (10-9). La linea di centrali carpigiani torna a far male ma sul 15-11 qualcosa si inceppa e Ortona con un parziale di 5-0 va 15-16. Sul 17-19 la svolta: time-out di Molinari e con due errori ospiti e De Marco la Cec è davanti (20-19). Risale in cattedra il professor Piccinini ed è un muro di Guerrieri a regalare a Carpi il punto del 2-1 (25-22).
Ortona evidentemente accusa il colpo e l’avvio di terzo set è 5-1 Carpi con tanti errori nella metà campo ospite. Quindi si riapre il “Piccio-show”, che regala spettacolo col primo tempo dietro del 17-11, in rovesciata (18-14) e quindi a muro (19-14) spianando la strada per il 3-1, che viene scritto a caratteri cubitali da un tocco di seconda del “maestro” Pedron (25-17). Un trionfo costruito sul muro (16 contro i 6 di Ortona) e sul gioco di squadra, con quattro attaccanti su cinque sopra quota 14.
Carpi compie così il primo passo verso la finale: ma sabato 26 c’è gara 2 in Abruzzo e servirà un’altra prova maiuscola per evitare di dover tornare al PalaFerrari tra sette giorni.

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