Il Carpi rompe la maledizione: rimonta da leggenda sulla Vis Pesaro

Dopo quasi mezzo secolo di attesa, il Carpi batte 2-1 in rimonta la Vis Pesaro al Cabassi e compie un passo decisivo verso la salvezza, con la zona playout ora distante ben 11 punti.

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Dopo quasi mezzo secolo di attesa, il Carpi batte 2-1 in rimonta la Vis Pesaro al Cabassi e compie un passo decisivo verso la salvezza, con la zona playout ora distante ben 11 punti. Quarantotto anni di battaglie, di speranze disilluse, di sfide in cui il destino sembrava segnato. Ma il calcio, come la vita, sa regalare serate magiche, in cui il passato si ribalta e le storie si riscrivono con l’inchiostro dell’impresa. Il Carpi abbatte la Vis Pesaro nel modo più emozionante e struggente: in rimonta, con cuore, orgoglio e talento, lasciandosi alle spalle una maledizione lunga una vita.

Il Match: Il Carpi affronta non solamente una delle prime cinque forze del campionato, ma anche il peso di una storia recente fatta di troppi risultati negativi contro la Vis. La tensione è palpabile, il campo si trasforma in un’arena di duelli accesi e nervi tesi. I biancorossi combattono con determinazione, ma faticano a trovare il varco giusto. Al rientro dagli spogliatoi, arriva la doccia fredda: una punizione perfetta di Di Paola si insacca all’incrocio, lasciando impietrito il portiere. Per un attimo, il “Cabassi” ammutolisce. Sembra il copione di sempre, il peso della storia che si abbatte ancora una volta sui biancorossi. Ma questa squadra ha imparato a reagire, a non abbassare la testa. Invece della resa, scatta l’orgoglio. Il pareggio arriva in modo rocambolesco, ma il calcio premia chi osa. Un cross teso di Rigo attraversa l’area e costringe Coppola all’autorete: è il segnale che la partita può cambiare. Il pubblico si riaccende, il Carpi sente l’odore dell’impresa. E come nelle favole, arriva il protagonista che tutti aspettavano: Matteo Cortesi. Sei reti, sei assist, il trascinatore indiscusso. L’uomo che si carica la squadra sulle spalle nei momenti decisivi. Il suo gol è un’esplosione di gioia, un boato che squarcia la notte di Carpi. Il “Cabassi” esplode: la maledizione è spezzata.

Con questo successo, il Carpi non solo conquista la prima vittoria stagionale in rimonta, ma ottiene lo scalpo di una delle big del campionato, allungando a +11 sulla zona playout e consolidando un margine di sicurezza. Una vittoria che ha il sapore della rivincita, che cancella l’onta del pesante 4-0 subito all’andata al “Benelli” e che rafforza lo spirito di un gruppo sempre più compatto e capace di trovare interpreti diversi sempre pronti quando chiamati in causa.

La strada è ancora lunga, le battaglie da combattere non sono finite, ma il Carpi ha lanciato un segnale forte e chiaro: questa squadra non teme nulla. La vittoria sulla Vis Pesaro non è solo un successo da incorniciare, ma un manifesto di carattere, un punto di svolta che potrebbe segnare il destino della stagione. Il “Cabassi” torna a essere una fortezza, il Carpi vede la salvezza avvicinarsi e, fra i tifosi, inizia a prendere corpo l’appetito di qualcosa di più…

Un’ombra sulla festa – A guastare parzialmente la serata è l’infortunio di Nicolò Contiliano, costretto a lasciare il campo nel primo tempo. Gli esami strumentali della settimana chiariranno l’entità dello stop, ma la sensazione è che un’assenza di almeno cinque settimane sia inevitabile. Una perdita pesante, proprio nel momento in cui la squadra sta esprimendo al massimo il proprio potenziale.

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