Beppe Severgnini, Serena Dandini, Vittorio Lingiardi, Vito Mancuso e Antonio Albanese al BPER Forum di Modena

Autori famosi e molto amati scelgono il BPER Forum di Modena per presentare la loro ultima novità editoriale: cinque appuntamenti accompagnano il pubblico fino alla primavera. Tutti gli incontri sono a ingresso libero con prenotazione sul sito www.forumguidomonzani.it. Gli eventi sono visibili anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del BPER Forum.

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E’ un calendario che si arricchisce continuamente quello del BPER Forum di Modena (via Aristotele, 33), che fino al 6 aprile porta sul palco grandi autori con i loro ultimi libri. Forum Eventi, la rassegna organizzata da BPER Banca, in collaborazione con Ubik, con il patrocinio del Comune di Modena, propone cinque nuovi appuntamenti gratuiti.

Si ri-comincia venerdì 21 febbraio alle 21 con la presentazione di Socrate, Agata e il futuro (Rizzoli): nel suo nuovo libro, Beppe Severgnini racconta come indossare con eleganza la propria età. La vita umana, insegna l’induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l’ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo. Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l’età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, restituire. Con l’aiuto di una nipotina che insegna il disordine quotidiano (e mette i palloncini sul busto di Socrate), Severgnini riflette sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo attraversando. E’ necessario accettare che c’è un tempo per ogni cosa e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento. Non di anziani insopportabili.

Serena Dandini torna al BPER Forum domenica 2 marzo, alle 17.30, per presentare il suo nuovo libro, C’era la luna (Einaudi): l’educazione sentimentale, politica, sessuale di un’adolescente nella seconda metà degli Anni Sessanta, tra feste e proteste, risate e pianti, sogni arditi e drammatici risvegli. Un romanzo che trascina dentro la magia e il mistero della giovinezza. Siamo a Roma, nel 1967: Sara Mei è stanca di essere una bambina. La terra di mezzo del ginnasio, su cui è appena approdata, già non le basta più; il suo sguardo punta dritto ai piani superiori della scuola, dove ci sono le classi del liceo. Ad affascinarla è soprattutto un gruppo di ragazze spavalde, portatrici di una femminilità che ancora non conosce: una femminilità non rassicurante. Coraggiosa, piena di ironia, Sara si butta senza rete nel vortice di cambiamento che travolge la società. E arriva il 1969, per il mondo è l’anno dello sbarco sulla luna, per Sara quello in cui si scopre grande.

Oggi il corpo è oggetto di mille attenzioni, ma di nessuna cura: la medicina rischia di perdere la visione d’insieme, la vita online lo sottrae alle relazioni reali. Nel libro Corpo, umano (Einaudi), lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi accompagna i lettori in un viaggio all’interno del corpo, celebrando la sua fisicità senza separarla dalla sua poetica; l’autore lo presenta al Forum domenica 9 marzo, alle 17.30. Il suo obiettivo è quello di riportare al centro dell’attenzione la fisicità del corpo umano, in un momento la realtà virtuale sembra averla cancellata. Autobiografico e psicoanalitico, medico e immaginifico, questo libro concepito in tre stanze – il corpo ricordato, il corpo dettagliato, il corpo ritrovato – propone un viaggio avventuroso all’interno del corpo e racconta gli organi che lo compongono – uno per uno, dal fegato al cervello, dagli occhi al cuore – con la voce della scienza e del mito, dell’arte e della letteratura. Con le spiegazioni della scienza, le immagini dell’arte, le parole della letteratura Lingiardi racconta la vita del corpo che è «il nostro io, ma anche il primo tu».

In un presente dominato da terribili conflitti, disastri ambientali e inquietudini diffuse, guardare al futuro con ottimismo sembra un’impresa sempre più ardua: ripiegandosi su se stesso, l’uomo sta a poco a poco perdendo la speranza in un domani migliore. Viene dunque da chiedersi: «Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi è lecito sperare?». Cercando di rispondere a queste tre fondamentali domande, formulate per la prima volta dal filosofo Immanuel Kant, Vito Mancuso in Destinazione speranza (Garzanti) guida i lettori alla ricerca del significato più profondo e autentico della nostra vita: l’autore e filosofo presenta il libro al pubblico del Forum domenica 16 marzo alle 17.30. Togliendo alla ragione ogni pretesa di possedere un sapere su Dio e sull’avvenire, Destinazione speranza rifonda il senso della nostra esistenza su un presupposto inedito e dirompente: la libertà di obbedire. Se saremo in grado di essere noi stessi in relazione con gli altri, di resistere all’egoismo favorendo la solidarietà, di ridare valore alla dimensione morale al fine di agire con responsabilità, allora non tutto sarà perduto: solo così, infatti, potremo definirci donne e uomini davvero liberi e guardare con speranza, ragionevole e fondata, al futuro che ci attende.

Nel suo primo romanzo Antonio Albanese si ispira a una storia di famiglia per raccontare, in pagine cariche di tensione e tenerezza, la storia di un ragazzo poco più che ventenne, che nel 1944 percorre a piedi lo Stivale, partendo da un campo di prigionia in Austria, per tornare a casa, in Sicilia. L’autore presenta al Forum La strada giovane (Feltrinelli) domenica 6 aprile alle 17.30. Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l’8 settembre. Dell’armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia in Austria, a patire fame, freddo e paura. Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall’amicizia con Lorenzo, un giovane toscano colto e spigliato, che con lui lavora nelle cucine governate dal Piemontese, un gigantesco macellaio. Insieme, i tre colgono l’occasione dello scompiglio per i festeggiamenti di capodanno del ’44 per fuggire. Ma fuori il freddo, la fame e la paura non mordono meno: orientarsi non è semplice, trovare cibo e riparo è un’impresa, e la gente è terrorizzata e feroce. La Sicilia sembra irraggiungibile e Nino lascia sul terreno, chilometro dopo chilometro, innocenza e giovinezza.

Gli incontri della rassegna sono a ingresso libero con prenotazione sul sito www.forumguidomonzani.it.  Gli appuntamenti sono visibili anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del BPER Forum.

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