Incidenti in aumento nel territorio delle Terre d’Argine, mortali compresi

Nel 2023 sono stati rilevati 828 sinistri (erano 795 nel 2022 e 727 nel 2021), di cui 357 con feriti e 7 mortali, un dato quest’ultimo in aumento rispetto al 2022 quando era stata raggiunta quota 5 (9 nel 2021).

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Mortale del 1° dicembre 2023 in via Lunga a Migliarina

Aumentano gli incidenti che si verificano sulle strade dei quattro comuni dell’Unione delle Terre d’Argine. Nel 2023 sono stati rilevati 828 sinistri (erano 795 nel 2022 e 727 nel 2021), di cui 357 con feriti e 7 mortali, un dato quest’ultimo in aumento rispetto al 2022 quando era stata raggiunta quota 5 (9 nel 2021). Diminuiscono i sinistri che coinvolgono i pedoni scesi a 24 (di cui 1 mortale) contro i 27 del 2022 e i 32 del 2021. In crescita quelli con monopattini e bici elettriche: 21 nel 2023 contro i 16 del 2022 e i 10 del 2021. Sono stati invece 104 i sinistri che hanno coinvolto velocipedi (di cui uno mortale). La causa degli incidenti rimane pressoché invariata rispetto agli anni precedenti e vede sempre al primo posto la perdita di controllo del veicolo (per distrazione, tamponamenti, velocità pericolosa); al secondo posto troviamo la mancata precedenza nelle intersezioni e al terzo posto, la mancata segnalazione del cambio di direzione o corsia.  

Una strage inaccettabile quella che si consuma quotidianamente sulle strade e sulla quale ciascuno di noi deve interrogarsi. Mettersi alla guida, a prescindere dal mezzo prescelto, dev’essere prima di tutto un gesto di responsabilità. Tutti noi dobbiamo essere consapevoli che una banale disattenzione, il cellulare tra le mani, un sorpasso azzardato, possono costare la vita alle fasce più deboli della strada, ovvero pedoni e ciclisti i quali, a loro volta, devono sforzarsi di rispettare le regole, mostrandosi prudenti ed evitando mosse rischiose. 

Poi c’è il capitolo infrastrutture su cui gli enti pubblici hanno il dovere di agire di più e meglio: carreggiate strette o dissestate non aiutano, così come attraversamenti pedonali poco visibili e piste ciclabili scarsamente raccordate o inesistenti non garantiscono l’incolumità di chi opta per una mobilità alternativa. Il traffico a Carpi negli ultimi anni è diventato sempre più congestionato, le auto sono aumentate di numero e in dimensioni. Che piaccia o no il tema della riduzione della velocità nei centri urbani è stringente per cercare di contenere il numero dei sinistri e, soprattutto, la loro gravità.  In arrivo anche (non appena il Parlamento darà l’ok) il nuovo Codice della strada che prevede, tra le varie novità, l’inserimento di ulteriori strette rispetto al tasso alcolemico e all’utilizzo di stupefacenti, altra piaga del nostro tempo.

Jessica Bianchi