L’ultimo commosso saluto a Federico Scacchetti: “Ciao Scacco, te ne sei andato sul più bello”

“Fede, è stato un grande privilegio essere tua madre e ora è un grande onore accompagnarti nell'ultimo tuo viaggio”. Così Stefania Canovi si è rivolta al figlio Federico Scacchetti, morto a soli 30 anni in un incidente stradale, durante le esequie che si sono svolte ieri in una Chiesa di San Bernardino Realino gremita di giovani.

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“Fede, è stato un grande privilegio essere tua madre e ora è un grande onore accompagnarti nell’ultimo tuo viaggio”. Così Stefania Canovi si è rivolta al figlio Federico Scacchetti, morto a soli 30 anni in un incidente stradale, durante le esequie che si sono svolte ieri in una Chiesa di San Bernardino Realino gremita di giovani. 

“Te ne sei andato sul più bello ma ti teniamo nel nostro cuore”, ha aggiunto la madre.

Commoventi le parole di Don Mauro Pancera:Mi sono chiesto cosa avrei potuto dire oggi. Niente. Anche la nostra lingua si ribella a quello che è successo. Noi diciamo che una persona può essere vedovo o vedova, orfano o orfana, ma non esiste in italiano una parola che racconti ciò che è successo. La perdita di un figlio, di un fratello non ha una parola. Niente posso dire se non lasciare che sia il Signore a farlo con la Sua Parola, che per chi ha fede, è l’unica in grado di portare consolazione”.

Immagino che oggi, ha aggiunto, “molti si trovino davanti solo al «non è qui», rafforzato anche dal fatto che tra qualche giorno avrebbe compiuto gli anni, dal fatto che questo Natale ormai alle porte sarà diverso; ma questo sarebbe l’annuncio più triste del mondo se non fosse seguito dall’unica buona notizia in mezzo a un oceano di lacrime: siamo fatti per la resurrezione! Dunque, non abbiate paura. E nel dirvi questo, ho davanti agli occhi la fotografia di Federico riportata sui giornali. Corona d’alloro, cravatta rossa e quel suo sorriso che tanti in questi giorni hanno ricordato. Sarà proprio con quel sorriso che potrà raccontare a Dio di ciascuno di voi; quel sorriso che certamente resterà scolpito nelle vostre vite deve aiutarvi a non avere paura, a credere che dentro a una bara non finisce tutto, ma ha inizio qualcosa di nuovo.

E a Federico, come è stato scritto anche su uno striscione dedicato dai suoi amici allo stadio diciamo il nostro “ciao”, che è la parola che si dice quando si ha la certezza che un giorno ci si rivedrà”.