Carlo Mantovani, l’autista del sindaco, va in pensione

Li ha scarrozzati per chilometri e chilometri ma anche per Carlo Mantovani è giunto il momento della pensione. Storico autista di sindaci (da Demos Malavasi ad Enrico Campedelli, ad Alberto Bellelli) oggi Carlo è stato festeggiato in Municipio, alla presenza di una settantina di persone riunite in Sala consiliare, tra aneddoti divertenti e un pizzico di commozione.

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Li ha scarrozzati per chilometri e chilometri ma anche per Carlo Mantovani è giunto il momento della pensione. Storico autista di sindaci (da Demos Malavasi ad Enrico Campedelli, ad Alberto Bellelli) oggi Carlo è stato festeggiato in Municipio, alla presenza di una settantina di persone riunite in Sala consiliare, tra aneddoti divertenti e un pizzico di commozione.

“Carlo – ha raccontato Alberto Bellelli – per me è stato in primis un collega, poi un amico e quando sono diventato sindaco anche il mio autista. Lui mi ha sentito russare più di mia moglie, è stato il primo a sapere che sarei diventato papà. Ne abbiamo fatte tante insieme e mi spiace che dalla prossima settimana non sarà più qua in giro. Mancherai a tutti noi. Carlo ha messo il Comune davanti a tutto e questo mi ha sempre reso orgoglioso. Grazie per tutti questi anni, ti porteremo nel cuore” ha concluso il sindaco consegnandogli una scatola di Toscani Riserva.

“È stato un bellissimo viaggio – ha commentato Carlo Mantovani visibilmente commosso – perchè mi è sempre piaciuto il mio lavoro. Tra voi oggi c’è anche il mio papà professionale, Zeno, autista che mi ha preceduto. Mi lasciò in eredità una Lancia K che consumava più olio che benzina… Chilometri ne ho fatti tanti ed è stato un bellissimo viaggio”.

Chissà quante ne avrebbe da raccontare… lo convinceremo mai a svelarci qualche retroscena? Politico si intende. Intanto buona pensione Carlo!

J.B.