Paga 400 euro per una polizza auto on-line ma è una truffa

La Polizia Locale ha denunciato due persone accusate di truffa in concorso tra loro, per aver venduto una polizza RC auto rivelatasi fasulla. Vittima inconsapevole era stata una giovane conducente, che a un normale controllo stradale ha esibito agli agenti documenti assicurativi all’apparenza validi: ma da accertamenti sulle banche dati ministeriali la polizza è risultata contraffatta, e la compagnia mai registrata all’Associazione nazionale imprese assicuratrici.

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La Polizia Locale ha denunciato due persone accusate di truffa in concorso tra loro, per aver venduto una polizza RC auto rivelatasi fasulla. Vittima inconsapevole era stata una giovane conducente, che a un normale controllo stradale ha esibito agli agenti documenti assicurativi all’apparenza validi: ma da accertamenti sulle banche dati ministeriali la polizza è risultata contraffatta, e la compagnia mai registrata all’Associazione nazionale imprese assicuratrici. L’infrazione ha comportato il sequestro amministrativo del veicolo, e una sanzione a carico della conducente di oltre 800 euro. L’automobilista ha riferito di aver trovato in Rete una vantaggiosa offerta assicurativa, di aver interagito con i venditori tramite WhatsApp e di aver infine pagato oltre 400 euro per quella che riteneva un’assicurazione annuale. La persona raggirata ha presentato una denuncia per truffa, e grazie alle indagini della Polizia Locale sono state individuate due persone. 

Una raccomandazione arriva da Davide Golfieri, Comandate della Polizia Locale dell’Unione: “invitiamo gli utenti a prestare la massima attenzione a offerte mirabolanti, perché già i prezzi stracciati dovrebbero insospettire. Le assicurazioni on-line esistono da decenni, gestite da compagnie vere e serie, quindi non è difficile distinguere le polizze regolari da quelle fasulle. Chi acquista prodotti come questi, oltre a rimetterci i soldi è senza copertura alla stessa stregua dei troppi che ancora non rispettano l’obbligo della RC auto, con conseguenze per loro stessi quando vengono scoperti, ma purtroppo anche per chiunque abbia un sinistro con costoro”.