Corso Roma, “indennizzi alle imprese penalizzate dal cantiere”

Le associazioni di categoria Confesercenti, Cna, Confcommercio e Lapam in vista dell’imminente inizio dei lavori in Corso Roma, chiedono a una sola voce che il Comune di Carpi preveda adeguati indennizzi alle imprese che saranno penalizzate dal cantiere.

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Si tratta di un’importante opera di riqualificazione del centro storico, sulla quale, ricordano le associazioni di categoria, non si sono fatte barricate preventive. Tuttavia, è innegabile che per molti mesi i negozi e gli esercizi che si affacciano su Corso Roma subiranno forti disagi dovuti alla realizzazione del cantiere. Disagi che si tradurranno, inevitabilmente, in un calo dei ricavi.

Le imprese dopo 2 anni di pandemia stanno ora attraversando una tempesta perfetta, dovuta a un aumento esponenziale dei costi e a un calo simultaneo dei ricavi. Lo testimonia il fatto che il Governo ha recentemente stanziato quasi 30 miliardi per contrastare la crisi della nostra economia.

“In questo scenario  – spiegano Confesercenti, Cna, Confcommercio e Lapam – è fondamentale un’adeguata politica di sostegni locali a chi subirà i disagi del cantiere. Così come recentemente il Comune ha previsto incentivi per l’apertura di nuove attività in centro storico è ora necessario prevedere dei contributi per garantire la sopravvivenza delle attività penalizzate dal cantiere. Altrimenti il rischio concreto è quello di vedere, al termine dei lavori, una porzione della città rigenerata e riqualificata dal punto di vista architettonico ma contemporaneamente spopolata di attività commerciali.”

Ovviamente, gli indennizzi non sono l’unica richiesta delle associazioni. E’ necessario, altresì, adottare tutti gli accorgimenti idonei a ridurre i disagi.

“In primo luogo, al fine di sostituire i parcheggi soppressi dal cantiere, occorre aumentare la rotazione dei posti auto nelle zone limitrofe introducendo la sosta a disco orario. Quindi, la nostra richiesta è quella di adottare delle modalità di svolgimento dei lavori che garantiscano un adeguato passaggio di persone su entrambi i lati del corso. Infine, ci chiediamo: se i lavori non terminassero entro novembre? Vista l’attuale difficoltà a reperire materie prime, purtroppo, non è da escludere uno slittamento della fine dei lavori. Per cui è necessario sin da subito studiare un piano B, che preveda la sospensione dei lavori e la riapertura del Corso durante il periodo natalizio” concludono le associazioni di categoria.