Abbandono di rifiuti: altre cinque zone sotto il controllo delle telecamere

Saranno sotto controllo cinque postazioni con cassonetti per la raccolta differenziata, al fine di individuare coloro che lasciano il pattume fuori dai contenitori.

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Lunedì 16 agosto entreranno in funzione nuove telecamere per contrastare l’incivile fenomeno dell’abbandono dei rifiuti: saranno sotto controllo cinque postazioni con cassonetti per la raccolta differenziata, al fine di individuare coloro che lasciano il pattume fuori dai contenitori.

Spiega l’assessore Mariella Lugli: “il Comune si è dotato di telecamere “intelligenti” in grado di riprendere da più parti la posizione inquadrata, che si attivano con rilevatori di movimento e che memorizzano i filmati quando la registrazione è completa”

I nuovi dispositivi erano stati preannunciati nel Consiglio Comunale di fine Giugno: «avevamo anticipato che il Comando di Polizia Locale dell’Unione Terre d’Argine stava predisponendo un nuovo progetto, che per quanto riguarda il nostro territorio comprende appunto le cinque installazioni in funzione da lunedì prossimo, e due in ciascuno degli altri tre Comuni”

Aimag ha stimato un volume annuo di 10 chilogrammi pro capite di rifiuti abbandonati: “ciò significa – commenta Lugli – che siccome dalla media vanno tolti i tantissimi cittadini corretti, gli altri hanno il triste primato di decine di chili a testa: perché il malcostume di gettare o abbandonare i rifiuti per strada purtroppo non è ancora debellato, e continuiamo a registrare casi di inciviltà legati allo scorretto smaltimento dei rifiuti, che non è solo un danno all’ambiente, ma anche alla collettività, avendo una ricaduta diretta sul costo del servizio”.

Le zone dove installare i nuovi dispositivi sono state individuate dal Comando di Polizia Locale, in sinergia con il gestore Aimag, fra quelle dove l’abbandono è più frequente: le telecamere, tutte segnalate da appositi cartelli, saranno poi spostate a rotazione in altre aree, in base al mutare delle situazioni.

Commenta l’assessore Riccardo Righi: “questo è un altro esempio di come le tecnologie innovative possano esser messe a disposizione della comunità, non solo per monitorare e gestirne i cambiamenti, ma anche a servizio della sicurezza e della qualità urbana, rendendo Carpi una città sempre più “smart“  e vicina ai cittadini”.