Carpi nove anni dopo il terremoto: 61 le famiglie ancora fuori casa

La prima scossa il 20 maggio, magnitudo 5.9, la seconda il 29. In un mese saranno 186 quelle significative per un bilancio drammatico: 28 morti, 300 feriti, 17mila sfollati, 18mila studenti senza aule e un totale di 13 miliardi di euro di danni tra aziende in ginocchio e patrimonio storico-artistico distrutto. Un anno, il 2012, che resterà scolpito nella mente di tutti noi, ma come procede la ricostruzione nel carpigiano?

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Maggio 2012 - Zona rossa a Carpi

Sono le 4.03 del 20 maggio 2012 quando una scossa di terremoto di magnitudo 5.9 con epicentro a Finale Emilia, in provincia di Modena, devasta le vite di oltre 750.000 emiliani. L’incubo si concluderà solo il 12 giugno, dopo una seconda terribile scossa il 29 maggio (magnitudo 5.9), 186 scosse significative, di cui 34 di scala pari almeno a 4, 28 morti, 300 feriti, 17.000 sfollati, 18mila studenti fuori dalle aule e 13 miliardi di euro di danni, di cui almeno 6 alle 35.000 imprese di un territorio capace di produrre, da solo, il 2% del Pil nazionale.

Un anno, il 2012, che resterà scolpito nella mente di tutti noi, ma come procede la ricostruzione a Carpi nove anni dopo?

Nel carpigiano sono 61 le famiglie assistite che non hanno ancora fatto rientro nelle proprie case (erano 78 lo scorso anno) ma il completamento della ricostruzione post sisma in città è vicino. Tutte le pratiche sono state evase dagli uffici comunali competenti alla data del 30 settembre 2020 e ora i tecnici stanno svolgendo una funzione di controllo e rendicontazione dello stato avanzamento lavori. Nel carpigiano sono 165 i cantieri privati attivi: assegnati contributi per quasi 178 milioni di euro, di 122 sono già stati erogati.

Ma tra quanto tempo la partita si concluderà? “Stando all’ultima assegnazione rilasciata nel settembre 2020 e considerando il tempo di validità del permesso edilizio, compreso di proroghe,  ipotizziamo che la ricostruzione si concluderà entro l’autunno 2024”, spiega l’assessore alla Ricostruzione del Comune di Carpi, Riccardo Righi.

Jessica Bianchi