97 famiglie hanno beneficiato del contributo di Trame d’Argento

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Alberto Bellelli, Giuliana Tassoni e Tamara Calzolari

Esauriti i 250.000 euro – di cui 200mila finanziati dalla Fondazione CR Carpi e 50mila dai Comuni di Carpi, Novi di Modena e Soliera – stanziati per il primo anno di Trame d’argento: una somma di cui hanno beneficiato “97 famiglie (sulle 139 richiedenti) che, per far fronte alla necessità di cura di un proprio familiare non autosufficiente, si sono viste costrette, non riuscendo a trovare posto in una Casa Residenza per Anziani (CRA) accreditata e contrattualizzata dalla pubblica amministrazione, dal momento che la richiesta è ben superiore al numero di domande, a rivolgersi a privati, dovendosi di conseguenza far carico di costi più elevati”, ha sottolineato Giuliana Tassoni, consigliere di amministrazione della Fondazione.

Nel nostro distretto sono “321 i posti disponibili all’interno di strutture pubbliche ma le persone in lista d’attesa superano le 200. Il divario tra le rette è importante: se in una Cra pubblica un anziano spende 50 euro al giorno, in una privata i costi variano da 90 a 110 euro e molte famiglie non sono in grado di far fronte a un tale carico”, ha aggiunto l’assessore a sanità e sociale del Comune di Carpi, Tamara Calzolari. Il progetto prevede quindi l’erogazione di un contributo mensile (dai 300 ai 500 euro a seconda del proprio Isee) per al massimo dodici mesi, a parziale rimborso dei costi sostenuti. Trame d’argento, prosegue Tassoni, “progetto nato nel 2019 e rivolto ai cittadini dei tre comuni dell’Unione dove opera la Fondazione, oggi più che mai, in considerazione dell’aggravamento della situazione economica delle famiglie, si sta rivelando assolutamente necessario poiché risponde a una vera e propria emergenza sociale ed è pertanto nostra intenzione cercare di potenziarlo”. In considerazione dell’importanza dell’iniziativa, la Fondazione e i tre comuni hanno già riconfermato il progetto stanziando ulteriori 250mila euro.

Siamo circondati da una fascia di “invisibili. Famiglie che, giorno dopo giorno, si prendono cura dei propri cari anziani o malati non autosufficienti. Persone che rischiano, se non dovutamente supportate da servizi flessibili ed efficienti, il burn out. Per molti di loro arriva però il momento in cui il proprio famigliare non può più essere gestito a domicilio ed è allora che dobbiamo essere ancora una volta presenti affinché il passaggio in una casa residenza sia il più veloce possibile e qualora questo non accada, in attesa che si liberi un posto, garantire il necessario supporto per abbattere i costi della retta in una struttura privata. Trame d’Argento – ha concluso Alberto Bellelli, assessore ai servizi sociali e sanitari dell’Unione Terre d’Argine – è uno dei pochi progetti di questo tipo in Regione ed è fondamentale per dare una risposta a quei nuclei famigliari che non hanno più scelta”.

Jessica Bianchi