La Francesa adotta mamma volpe e i suoi cuccioli

“Da circa un mese - racconta Sauro Contini, volontario dell’associazione ambientalista PandaCarpi che gestisce l’area rinaturalizzata - ogni sera, alle 20, mamma e piccoli si fanno regolarmente vedere in oasi. Anche lo scorso anno ne avevamo avvistata una gironzolare in prossimità dell’argine ma questa è la prima volta che si lasciano ammirare ogni giorno, sul far del tramonto, anche a distanza molto ravvicinata. E’ un appuntamento fisso: sembra di essere al cinema”.

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Recita un vecchio adagio popolare: Per tre cose la volpe va fiera: orecchio che sente la talpa sottoterra, coda che non ha pari e furbizia che inganna ogni animale. Una descrizione che rappresenta perfettamente le peculiarità di questo meraviglioso animale, protagonista di fiabe, allegorie e leggende.

Ebbene un bellissimo esemplare di volpe femmina e due cuccioli sono stati adottati dai volontari dell’Oasi La Francesa di Fossoli. “Da circa un mese – racconta Sauro Contini, volontario dell’associazione ambientalista PandaCarpi che gestisce l’area rinaturalizzata nonché tra gli incaricati di monitorare tutto l’anno gli animali presenti come richiesto da Comune e Provincia – ogni sera, alle 20, mamma e piccoli si fanno regolarmente vedere in oasi. Anche lo scorso anno ne avevamo avvistata una gironzolare in prossimità dell’argine ma questa è la prima volta che si lasciano ammirare ogni giorno, sul far del tramonto, anche a distanza molto ravvicinata. E’ un appuntamento fisso: sembra di essere al cinema”, sorride Sauro. Durante questi piacevoli appuntamenti, i volontari hanno potuto osservare le abitudini di questo straordinario animale e, con sorpresa, hanno notato – e immortalato, come si vede nelle immagini – che mamma volpe ha aguzzato l’ingegno e ampliato la propria dieta: “le volpi, si sa, sono animali onnivori, ma mai avremmo pensato che potessero nutrirsi di nutrie e persino Gamberi della Louisiana, specie alloctona che come tutti sappiamo sta creando notevoli problemi all’equilibrio del nostro ecosistema. Abbiamo visto la volpe con in bocca queste prede: insomma un alleato prezioso per salvaguardare l’ambiente senza dimenticare il suo contributo nel tenere sotto controllo la popolazione di arvicole, i nostri prolifici topi campagnoli, sua principale fonte di nutrimento”.

Molti contadini temono che le volpi facciano man bassa di galline nei loro pollai ma, lo ribadiamo, questi animali si nutrono di animali da cortile solo se lasciati incustoditi, soprattutto all’aperto e di notte, ma principalmente mangiano insetti, lombrichi, anfibi, rettili, uccelli, topi e nutrie di cui sono antagonisti dando un importante contributo al bilanciamento dell’ecosistema. Insomma, per proteggere galline e conigli e tenere lontane le volpi basta una recinzione adeguata.

In numerose regioni è ancora consentita la barbara pratica della caccia alla volpe in tana: le mamme volpi vengono sbranate dai cani dei cacciatori nel tentativo di difendere i propri piccoli all’interno dei loro cunicoli sotterranei. Neanche per i piccoli c’è scampo: saranno uccisi dai cani o dalle fame. In Emilia Romagna dopo il duro intervento dell’Enpa questa pratica è ora stata limitata a casi eccezionali, ovvero solo in prossimità degli argini dei fiumi e su indicazioni precise di Aipo, Protezione civile e Prefetture al fine di intervenire, se necessario, a salvaguardia della sicurezza idraulica e della popolazione e messa in atto dalla Polizia provinciale.

Jessica Bianchi