Il viaggio di nozze può trasformarsi in un’esperienza indimenticabile, fatta di gesti solidali a favore di una comunità, di un luogo o di una causa a cui si tiene, e di grande arricchimento culturale oltre che umano. E’ quello che hanno realizzato i neo sposini Nicholas Merzi (34 anni), musicista carpigiano e insegnante, ed Eleonora Ripa (31), ricercatrice in farmacia oncologica: per la loro luna di miele sono volati in Benin, per la precisione a Toffo, in collaborazione con l’associazione carpigiana Buona Nascita Onlus. Il sodalizio oltre a promuovere in loco attività di sostegno per le donne e le neo mamme, grazie al lavoro dei suoi volontari, combatte a distanza la battaglia contro la malnutrizione in Africa, aiutando il centro di accoglienza per bambini in difficoltà di Toffo. “Ho conosciuto l’associazione lo scorso anno – racconta Nicholas – in occasione della loro cena di Natale a cui ho partecipato esibendomi in un concerto. La presidentessa Roberta Copelli mi ha parlato di ciò che fanno e dei loro progetti tra Italia e Benin. Ne ho parlato con Eleonora, che nel frattempo è diventata mia moglie, e abbiamo deciso di fare un viaggio di nozze diverso dal solito. Nel frattempo si è unito al progetto l’artista beninese Dibi Dobo, che a livello di celebrità nel continente africano è paragonabile al nostro Jovanotti, presidente della fondazione umanitaria Soymavo che si occupa di sostenere giovani talenti in campo musicale e sportivo. Il progetto che ci ha visti coinvolti si chiama Su le mani, ed è diventato anche il titolo della canzone di Marco Ligabue (testimonial di Buona Nascita Onlus) e di Dibi Dobo”. Anche la musica ha avuto un ruolo chiave in questo viaggio di nozze solidale, perché al termine della missione umanitaria, lui, Marco Ligabue, il rapper Dibi Dobo e artisti locali si sono esibiti in un concerto gratuito nella zona dell’ospedale pubblico di Allada, dove in soli cinque giorni un’equipe di chirurghi venuti appositamente dall’Italia, in collaborazione con alcuni medici beninesi, hanno effettuato gratuitamente oltre 50 operazioni di ernia ombelicale laddove il sistema sanitario è a pagamento. “In 16 giorni di viaggio abbiamo fatto visita al centro di accoglienza di Toffo, aiutando a pitturare, pulire e a intrattenere i bambini. Poi abbiamo fatto tappa a due orfanotrofi che hanno inaugurato le loro aree gioco, portando in dono da Carpi materiale scolastico, abbigliamento e giocattoli raccolti prima di partire grazie alla generosità di amici, conoscenti e sostenitori dell’associazione Buona Nascita Onlus. In seguito, ci siamo recati presso due scuole di calcio locali per portare loro del materiale sportivo donato dalla Asd Virtus Cibeno. Infine, abbiamo visitato l’ospedale pubblico di Allada e conosciuto i medici coinvolti nel progetto”.
Cosa avete riportato a casa dopo questo viaggio?
“A livello di emozioni l’Africa all’inizio ti spiazza. La condizione di estrema povertà in cui le persone vivono riassetta l’ordine di priorità nella propria vita. Il sorriso e la serenità che scorgi nei bambini, nonostante non abbiano nulla, ti fa riflettere molto sul nostro modo di vivere basato spesso sul materialismo e l’apparenza. Abbiamo scelto questo progetto come viaggio di nozze perchè volevamo che ci lasciasse un segno profondo, e così è stato. E’ un viaggio che ci ha cambiati, e secondo noi è stato il modo migliore per iniziare la nostra avventura insieme”.
Chiara Sorrentino