Debutto milanese per lo stile targato Teetopia

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La settimana della moda milanese è la consacrazione per ogni stilista nonché  casa della moda  internazionale. Così, quando Fabiana Borsari, titolare del marchio made in Carpi Teetopia, è stata contattata per partecipare con la sua collezione alla sfilata della Milano Fashion Week ha pensato di vivere un sogno. “A dicembre sono stata contattata da Davide Gambarotto – racconta Fabiana – fondatore di BINF fashion show, nonché esperto di nuove tendenze e scopritore di nuovi designer, con una lunga carriera al seguito di Tom Ford, anima di Gucci. Ho sostenuto una sorta di provino portandogli in visione alcuni dei pezzi più significativi della mia collezione. Gambarotto è rimasto positivamente impressionato al punto da chiedermi di entrare nella sua scuderia e partecipare con altri otto brand emergenti alla sfilata della settimana della moda, per presentare la mia collezione Autunno-Inverno 2019/20”.

Che selezione hai portato?

“Ho portato una selezione di capi streetwear come felpe, t-shirt, pantaloni stile tuta o jogger dall’aspetto molto fresco e giovane. Si tratta di una collezione principalmente unisex con alcuni capi, però, che hanno per la donna qualche frivolezza come gonne di tulle applicate alle felpe, pizzi e glitter. Tutta la collezione è stata incentrata su una frase cardine, che è lo slogan che si ripete in molti capi STOP MAKING STUPID PEOPLE FAMOUS e sul mondo del social”.

Cosa hai ideato per la sfilata?

“Hanno sfilato donne androgine che hanno portato in passerella il proposito di non voler dare un sesso definito alla collezione la quale, in larga parte, è genderless. Ha cantato e sfilato con uno dei capi Teetopia anche la cantante Alessandra Machella. La colonna sonora della sfilata è stata forte e decisa come i capi Teetopia di questa collezione che hanno una fortissima personalità”.

Cosa ti aspetti da questo debutto

“Sono una persona coi piedi per terra. Mi aspetto semplicemente che Teetopia venga apprezzata dai negozi e che possa essere distribuita in Italia”.

Chiara Sorrentino

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