Il Panettone degli Alpini

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Hanno fatto tanto per le nostre comunità. Ci hanno aiutato a risollevarci nel momento di massima fragilità: quello del sisma del 2012. Ora è giunto il momento di restituire loro, tutta la nostra vicinanza e solidarietà: il Trentino Alto Adige, flagellato dal maltempo, ha bisogno del contributo di tutti noi. La Sezione ANA di Trento ha lanciato l’iniziativa Aiutaci ad aiutare – l’Alpino adotta un pino: i proventi della vendita dei Panettoni degli Alpini – dolce artigianale dal peso di 750 grammi, venduto all’interno di un contenitore di latta con tanto di medaglietta numerata della Sezione degli Alpini di Trento al costo di 10 euro – saranno interamente destinati a opere di ricostruzione, per sostenere le famiglie e favorire il recupero ambientale. Con la catastrofica alluvione di ottobre il circolo virtuoso della solidarietà si è rafforzato, testimonia il presidente della Sezione ANA di Trento, Maurizio Pinamonti: “abbiamo ricevuto tantissime telefonate e messaggi di vicinanza. In particolare dall’Emilia e dall’Abruzzo, dalle comunità che abbiamo soccorso in occasione dei terremoti che le hanno colpite. Per noi è stato uno straordinario segnale di solidarietà. L’affetto dimostrato dagli amici di Rovereto sul Secchia si è anche tramutato nella disponibilità della Onlus Tutti Insieme a Rovereto e Sant’Antonio a fare da punto di riferimento per la distribuzione dei panettoni in Emilia Romagna”. “Al momento sono arrivati a Rovereto un migliaio di Panettoni degli Alpini – spiega Paolo Martinelli, presidente della onlus – e sono stati distribuiti alla Polisportiva Roveretana presso la Sala Tina Zuccoli di via curiel ed Expert – Modenese in via IV novembre, 26 ma presto se ne aggiungeranno altri. Il nostro unico desiderio è quello di aiutare quel territorio martoriato a risollevarsi e, in particolare, vorremmo contribuire alla ripiantumazione dal momento che interi pezzi di bosco sono andati completamente distrutti. Abbiamo molte idee e cercheremo di fare rete, confidando anche nel coinvolgimento delle scuole, per dar forma, tutti insieme, a un progetto per il bene di quelle comunità. Gli Alpini sono stati tanto preziosi quanto fondamentali per noi. Il gemellaggio che ci unisce ha radici lontane e non abbiamo alcuna intenzione di lasciarli soli”.
J.B.

 

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