Il grande cuore di Cascina Pulita

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La vita si è come fermata. Congelata in una drammatica istantanea che da ormai quattro anni non cambia volto né forma. Il casolare della famiglia Garzetta, a Fossoli, continua a languire. Sofferente. Messo in ginocchio da una natura matrigna. Immersa nel verde, la casa è ancora completamente inagibile. “Pur apparendo intatta, dovrà essere abbattuta – racconta Linda Garzetta – ma le pratiche sono ancora ferme in Comune e nessuna pietra è stata ancora spostata”. Un’immobilità che fa male al cuore e allo spirito anche se, sorride amaramente il padre Antonio, “pur non essendo questa la vita che avevo immaginato, occorre guardare avanti. Con positività, senza abbattersi”. Lui e la moglie Leonilde, quella grande casa ferita, non l’hanno mai abbandonata. Per andare dove? “La nostra vita è questa. E’ tutto qui: la nostra passione, i nostri sacrifici. Questa terra rappresenta ciò che siamo e ciò che abbiamo costruito sino a oggi. Non la possiamo lasciare”, spiegano. A tenerli lì, uniti, c’è anche la passione per i cavalli Haflinger, allevati con cura e amore da Antonio e dal figlio Francesco. “Sono appena nati tre puledrini: loro, così come gli altri animali, hanno bisogno di qualcuno che se ne prenda cura. Come si fa ad abbandonare tutto? Io e mio fratello siamo in affitto in un appartamento ma i miei genitori hanno deciso di restare qui, anche grazie alla generosità dell’azienda Cascina Pulita srl – società che gestisce i rifiuti di oltre 30mila aziende agricole italiane – che ha deciso di farci dono di un container subito dopo le violente scosse del maggio 2012”, racconta Linda. Nei giorni scorsi Cascina Pulita ha manifestato per l’ennesima volta il suo grande cuore: “dopo un controllo nelle aziende agricole, siamo stati invitati a smaltire i vecchi copertoni di gomma. A quel punto mio padre ha chiesto ad alcune ditte dei preventivi per effettuare il lavoro. Cascina Pulita è risultata la più competitiva e, di conseguenza, ci siamo rivolti a lei. Nel momento in cui abbiamo fissato l’appuntamento, l’azienda torinese ci ha comunicato che il presidente Marco Vergero, a fronte della nostra situazione, aveva deciso di provvedere gratuitamente allo smaltimento. La loro generosità, del tutto inaspettata, ci ha letteralmente commossi”. Una solidarietà che speriamo possa fare rima con speranza, affinché il sogno di poter tornare alla vita d’un tempo si faccia ancor più vicino. “Amo svegliarmi al mattino e andare al nostro laghetto per dar da mangiare ai cigni, fare una cavalcata alla sera… questa è la mia casa ed è qui che voglio restare”.  Questo il desiderio che la giovane Linda ci aveva confidato all’indomani di quel maledetto 29 maggio. Dopo quattro anni quel sogno meriterebbe di diventare realtà.
Di certo la vicinanza, la solidarietà e la gratuità manifestate da Cascina pulita sono l’ennesima dimostrazione che il dramma subito dagli emiliani non è stato dimenticato.
Jessica Bianchi

 

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