Con la crisi è boom di cremazioni

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Per dirla con una celebre frase de I soliti ignoti di Monicelli, “è la vita: oggi a te, domani a lui”. Prima o poi, se ne vanno tutti. Ma, con la crisi che picchia duro, le famiglie risparmiano su qualsiasi cosa. Anche sui funerali dei propri cari. Così al posto delle esequie tradizionali, sempre più costose, negli ultimi tempi si sta registrando un forte aumento delle cremazioni, decisamente più economiche. Lo afferma il Codacons che, come ogni anno in occasione della ricorrenza del 2 novembre, fornisce i dati sul fenomeno del “caro estinto”. La cremazione comporta costi sensibilmente inferiori rispetto all’inumazione a terra e alla tumulazione in loculo o tomba di famiglia e consente risparmi di migliaia di euro. Il costo medio di un loculo in concessione trentennale nel cimitero urbano di Carpi, ad esempio, è di circa duemila euro (si va dai 785 euro del sesto piano  del porticato ai 3.333 euro del terzo piano, ai 1.022 euro dei loculi del seminterrato). Nel 2013 nella nostra città sono decedute 780 persone (33 fuori Carpi), di queste 377 sono state tumulate, 73 inumate in terra e 330 cremate. Il 42,31% del totale ha quindi optato per la cremazione. Quest’anno, (dati al 30 settembre) sono morte 577 persone (34 fuori Carpi), di queste 269 sono state tumulate, 55 inumate e 253 cremate (pari al 43,85% del totale). Oltre il 40% dei cari estinti viene conferito all’ara crematoria del Cimitero di San Cataldo di Modena entrato in funzione alla fine del 2012 e la tariffa per cremare le spoglie, comprensiva di urna, è di circa 470 euro. Morire è un lusso che non tutti possono permettersi: 5.600 euro, stima l’Associazione per la Difesa e l’orientamento dei consumatori è il prezzo medio per l’estremo addio, tra feretro, carro funebre, certificato di decesso, personale d’assistenza, annunci mortuari, corone di fiori, cerimonia in chiesa, con offerta annessa, tassa di tumulazione, lapide e concessione del loculo al cimitero. Se il servizio è organizzato dalle Onoranze funebri comunali, anziché da un’agenzia privata, il prezzo scende circa del 30 per cento, ma al giorno d’oggi la perdita di una persona cara è comunque una stangata per le finanze familiari.  Il costo di un funerale è comunque estremamente variabile e dipende dalle tante voci che lo compongono – spiega ancora il Codacons – per una bara, infatti, si può spendere da un minimo di 500 euro fino a oltre 15.000 euro, a seconda della tipologia della cassa, del legno, del rivestimento interno, degli inserti scelti. Mediamente  il costo di una corona di fiori varia dai 100 ai 200 euro, quello di un cuscino dagli 80 ai 150 euro, quello della lapide dai 500 ai 1.500 euro, mentre per gli annunci mortuari si spende dai 300 ai 1.000 euro.
Jessica Bianchi
 

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