Carpi – Helsinki: sola andata

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Chi insegue il proprio sogno con passione e determinazione, soprattutto se molto giovane, pensa non vi siano limiti che possano impedirgli di realizzarlo. E di sicuro i confini geografici non hanno rappresentato un ostacolo per la 25enne carpigiana Giorgia Ghizzoni quando, nel settembre del 2011, ha deciso di intraprendere una nuova avventura in Finlandia.  “Sono laureata in Business e diplomata in Violoncello – ha raccontato Giorgia – e ora mi sto specializzando in Arts Management alla Sibelius Academy di Helsinki. Desideravo conciliare questi due campi, apparentemente così distanti, ma in Europa non ci sono molti atenei che offrano un master in questo settore.  Nel 2010, quando stavo ancora valutando la possibilità di dedicarmi alla carriera di violoncellista, è stato varato il Decreto Bondi che ha dimezzato i finanziamenti statali alla cultura, già seriamente compromessa dalla crisi e dalla mancanza di fondi pubblici. A quel punto non ho avuto più dubbi: per cercare di realizzare i miei progetti mi sarei dovuta trasferire all’estero. La mia scelta è ricaduta sulla Finlandia che, con poco più di 5 milioni di abitanti, ha 23 orchestre stabili e uno dei sistemi d’educazione tra i migliori al mondo. Dopo essere stata ammessa alle selezioni per il Master in Arts Management alla Sibelius Academy, a settembre 2011 è cominciata la mia avventura finlandese”. 

Ma non finisce qui. Giorgia desiderosa di affacciarsi concretamente sul mondo della produzione musicale, nel 2012, ha deciso di fondare a Helsinki l’impresa di produzione artistica ExClaM! — Experience Classical Music! insieme a una ragazza tedesca e a una finlandese, con lo scopo di esplorare nuovi modi di presentare la musica classica, di mettere in discussione le prassi tradizionali e di creare nuovi concetti che incoraggino spettatori  di ogni background, età e nazionalità a creare connessioni personali con la musica e i musicisti.  “Abbiamo cominciato producendo una stagione concertistica estiva per l’Helsinki Music Centre – ha spiegato Giorgia – che rappresenta il più importante teatro in Finlandia, l’equivalente finlandese del nostro Teatro Alla Scala, in cui abbiamo elaborato spettacoli interattivi selezionando team interdisciplinari di musicisti e attori.  Nel 2013 la Sibelius Academy ci ha di nuovo commissionato la stagione estiva e abbiamo lavorato con musicisti classici e ballerini contemporanei.  Nel frattempo, abbiamo iniziato a collaborare con una compositrice di New York: Karen Rosenbaum, con la quale abbiamo cominciato ad abbracciare tutte le arti dello spettacolo e il loro potenziale effetto sull’essere umano. Il metodo si chiama Active Listening Playground ed è sviluppato da un’organizzazione internazionale di cui faccio parte: la Composing Community (www.composingcommunity.com).  I nostri progetti si rivolgono alle imprese, ai bambini, agli artisti, alle università e a ogni comunità che voglia imparare l’arte dell’Active Listening e si realizzano in tutto il mondo. Adesso, ad esempio, siamo impegnate in Marocco dove, tra le altre cose, una collega tedesca è stata invitata a parlare del nostro lavoro a un TED Talk il 7 dicembre. Inoltre, con ExClaM! a Helsinki abbiamo inventato un nuovo genere artistico al suo debutto con the CAFETERIA Opera Game, a playground in three acts. Questa esperienza è piaciuta in particolare alla città olandese Enschede, che ci ha commissionato un nuovo Opera Game con lo scopo di far collaborare i tre teatri della città, includendo nel progetto 400mila persone”. Attualmente in Italia il tasso di disoccupazione giovanile è ai massimi storici e tantissimi giovani laureati meritevoli faticano ogni giorno per trovare lavoro. Tuttavia, in Finlandia la situazione occupazionale dei ragazzi appare molto diversa da quella dei coetanei italiani come conferma Giorgia: “i giovani finlandesi riescono facilmente a realizzarsi professionalmente dopo gli studi e molti di loro ottengono risultati importanti già durante il periodo universitario.  Qui non esiste la rigida associazione tra maggiore età e maggiore competenza, e spesso scopro che ragazzi tra i 25 e i 30 sono a capo di grandi istituzioni e aziende. La CEO di Helsinki Music Centre, per esempio, ha 28 anni”. Alla domanda su cosa vorrebbe fare da grande, Giorgia risponde senza dubbi: “vorrei dedicarmi all’Active Listening Coaching di artisti, imprenditori e comunità, per renderli sicuri della propria creatività e liberi di esprimersi senza inibizioni; alla creazione di nuove forme d’arte e all’esplorazione di nuovi modi di presentare la musica classica a spettatori di ogni età e background. In altre parole, quello che faccio adesso, ma su scala più estesa”.

Continuerai a vivere a Helsinki o  tornerai a Carpi?

“Sarò sempre grata alla Finlandia per aver dato forma e inizio alla mia carriera, ma in realtà sto per sposare un californiano e il nostro progetto è quello di trasferirci a San Francisco il prossimo autunno. Sono però convinta che il mio trasferimento negli States non segnerà la fine della mia avventura finlandese e sono contenta di avere un motivo per tornare spesso in Europa e, ovviamente, in Italia, ogni Natale e quando potrò, per vedere la mia famiglia e i miei amici. L’Italia è un posto meraviglioso dove stare, ma per ora non vedo prospettive lavorative e non mi sento abbastanza potente per riuscire a cambiare il sistema”.

Chiara Sorrentino