Non c’è scampo per i furbetti!

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Per Giuseppe Schena è una questione culturale, “il fatto di riuscire ad aggirare regole e regolamenti non è cosa di cui vantarsi” perché si tratta di un atteggiamento che rischia di minare il sistema su cui la nostra società pone le sue basi. Immediato è stato l’intervento dell’assessore all’Istruzione delle Terre d’Argine (Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano) che ha messo a punto una strategia efficace per scovare i “furbetti dell’Isee”, quelli che fingono di essere nuclei monogenitoriali, ma in realtà lo fanno solo per pagare meno tasse. Si tratta di genitori separati per finta, che presentano un solo redditometro, anche se vivono sotto lo stesso tetto, per poter pagare il minimo sulla retta di asilo nido e materna. “Ci erano stati riportati diversi casi di questo tipo – riferisce Schena – e abbiamo agito di conseguenza con una stretta sulle false convivenze, su chi gioca su residenze diverse o non risulta convivente dallo stato di famiglia all’Anagrafe, pur abitando nella stessa casa”. In considerazione del fatto che il criterio della residenza può essere facilmente aggirato dall’utenza, l’Amministrazione ha deciso di controllare le dichiarazioni dei redditi per individuare coloro che hanno beneficiato delle detrazioni per figli a carico, perché questi allora devono comparire anche nell’attestazione Isee. “Nel momento in cui – aggiunge Schena – era possibile pagare meno tasse, un genitore denunciava di avere uno o più figli, ma quando era ora di pagare le rette quegli stessi figli risultavano a carico del convivente”. Per risparmiare 20 euro sulla retta del nido si rischia un controllo più capillare dell’Agenzia delle Entrate insospettita dalla contraddizioni tra il reddito e il possesso di un Suv perché, “chi costruisce un percorso per fregare all’asilo nido, magari ha attivato percorsi anche più significativi”. I controlli non sono a campione ma riguardano la totalità delle attestazioni (96) presentate da nuclei monogenitoriali nei quattro diversi Comuni: in 35 casi si sono riscontrate le condizioni per procedere con il ricalcolo dell’Isee per la presenza di detrazioni per figli a carico nella denuncia dei redditi del genitore non convivente. “Si sono così recuperati 26mila 900 euro nel 2012” rivela Schena. Per quel che riguarda le attestazioni Isee presentate dalle famiglie dei quattro Comuni, i controlli hanno riguardato un 10% di esse (195): in 22 casi si è proceduto al ricalcolo per irregolarità riscontrate; solo in quattro casi sono state revocate le agevolazioni accordate. In tutto sono stati recuperati 11mila euro. “In questo modo l’Amministrazione disincentiva il fenomeno delle ‘finte separazioni’ scovando i furbetti dell’Isee” conclude l’assessore all’Istruzione delle Terre d’Argine.
Sara Gelli

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