Il Motus chiude i battenti e non dà risposte

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Nella cattedrale del wellness Motus di Carpi, il telefono squilla a vuoto da giorni. Fuori, davanti al cancello della palestra di via Eraclito al civico 2, è appiccicato un cartello che recita: “causa noti eventi naturali siamo nostro malgrado costretti a sospendere l’attività. A breve verranno fatte ulteriori comunicazioni con gli sviluppi. Ci scusiamo per il temporaneo disagio”. Una nota seguita da un numero di cellulare a cui non risponde mai nessuno. Solo la segreteria telefonica. Impossibile contattare i titolari per avere informazioni precise sullo stato della struttura dopo il sisma. E intanto gli iscritti temono il peggio. “Macchè sisma – commenta una utente abituale della palestra – la struttura navigava già in cattive acque; speriamo che non strumentalizzino il terremoto per chiudere baracca e burattini. A tutti noi è arrivato un sms che diceva: causa noti eventi naturali siamo nostro malgrado costretti a sospendere l’attività assicurando che garantiremo il recupero per il periodo interrotto. In tanti abbiamo provato a telefonare per sapere qualcosa in più ma inutilmente”. Come mai a oltre un mese dal sisma e dopo una parziale apertura dello stabile (il piano superiore con la sua area relax era chiuso) sabato scorso si è provveduto a una chiusura totale? Domande lecite a cui i titolari dovranno dare risposte precise per rassicurare i propri iscritti sui tempi di riapertura o sugli eventuali rimborsi. Perchè si sa, una palestra chiusa con tanto di fuga truffaldina del proprietario, a Carpi l’abbiamo già avuta… E ci brucia ancora.

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