Emergenza casa

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Contro l’emergenza sfratti gli enti locali scendono in campo a sostegno delle famiglie colpite da provvedimenti esecutivi per morosità dovute a situazioni lavorative difficili a seguito della crisi economica. Una situazione sempre più frequente nel modenese. Sono previsti contributi economici per gli inquilini che saranno erogati direttamente ai proprietari degli alloggi i quali, a loro volta, si impegnano a sospendere l’esecuzione degli sfratti.
Le proposte sono contenute nell’accordo, presentato alla Conferenza dei sindaci lunedì 14 giugno nella sede della Provincia di Modena, ente che ha promosso l’iniziativa, già condiviso nei giorni scorsi dai sindacati degli inquilini (Sunia, Uniat, Sicet) e dei proprietari (Ape Confedilizia, Asppi, Uppi), dai sindacati confederali e dall’Acer.
Accogliendo favorevolmente le proposte, i sindaci e assessori comunali presenti all’incontro hanno assunto l’impegno di discutere l’accordo a livello di distretto in vista di un’approvazione in programma tra due settimane.
Gli interventi previsti si rivolgono alle famiglie interessate dalla procedura esecutiva di sfratto dove almeno un componente, nel periodo che parte dal 1 gennaio 2010, si trovi nelle condizioni di aver perso il lavoro, oppure sia in mobilità, in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, abbia in corso un contratto di solidarietà, abbia subito un licenziamento per giusta causa con ricorso alla Direzione provinciale del lavoro o per cessata attività, oppure sia un lavoratore autonomo o con partita Iva (comunque con valore Isee non superiore agli 8.000 euro) che ha subito un calo di almeno il 30 per cento del reddito.
Per le famiglie in difficoltà in affitto negli alloggi privati, l’accordo prevede la sospensione per 12 mesi dell’esecuzione degli sfratti e l’erogazione, sempre per un anno, da parte degli enti locali, di un contributo economico ai proprietari a sostegno di una quota delle spese per l’affitto; in cambio i proprietari si impegnano a sospendere l’esecuzione degli sfratti.
Le risorse sono quelle già disponibili nel Fondo regionale straordinario per la crisi economica integrato dai contributi delle Fondazioni Cassa di risparmio di Modena, Carpi, Mirandola e Vignola e da quello dei Comuni modenesi.
L’accordo sarà applicato anche per i circa 800 alloggi gestiti da Acer a canone calmierato non di edilizia residenziale pubblica, mentre per gli oltre seimila alloggi pubblici sono già previste forme di agevolazione di caso di difficoltà in accordo con i Servizi sociali dei Comuni.