“Da soli saremmo in balia delle compagnie petrolifere”
“Il potere in mano ce l’avranno sempre le compagnie petrolifere e noi continueremo a essere delle vittime che stanno qui 10 ore al giorno per veder poi ridurre sempre il nostro compenso, che corrisponde circa a 3 centesimi lordi al litro, ovvero meno del 2%”. Parlano così i benzinai carpigiani circa le paventate liberalizzazioni del Governo Monti
Crisi ma non per Sinergas
L’allarme rosso sul fronte energetico sembra rientrare. Marco Orlandini, direttore generale Sinergas, rassicura gli utenti: “Non ci sono problemi nè per gli approvvigionamenti nè dal punto di vista dei prezzi”. E spiega da dove arriva il gas verso l’Italia
Laboratori cinesi, ancora impiegati lavoratori clandestini
La Polizia di Stato, unitamente a tre equipaggi del Reparto Prevenzione e Crimine di Reggio Emilia, personale della Polizia Municipale dell’Unione Terre d’Argine e a funzionari dell’Inps di Modena, ha proceduto al controllo di quattro laboratori, di maglieria e pelletteria, ubicati sul territorio del comune di Carpi, gestiti da cittadini cinesi e pakistani.
E’ iniziata la demolizione del complesso che ha ospitato Sicem
E' iniziata la demolizione del complesso che ha ospitato Sicem, lo storico maglificio solierese fondato dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Gianfedele Ferrari e da questi ceduto, nel 2003, alla holding fiorentina Fingen Apparel dei fratelli Corrado e Marcello Fratini. Due ruspe e una decina di persone sono impegnate a rimuovere coibenti e coperture. Una volta terminata questa fase di ‘pulizia interna’, sarà possibile procedere all’abbattimento completo.
“Sono un uomo ricco, perchè faccio ciò che amo”
L'imprenditore Marco Marchi è stato l'ospite d'eccezione che ha animato l'intermeeting di Rotary Club Carpi, Lions Club Carpi Host e Lions Club Carpi A. Pio, lo scorso 2 febbraio, nella prestigiosa cornice di Palazzo Pio.
Il commercio cambia faccia. Carpi meno…
E' entrata in vigore la liberalizzazione degli orari di apertura e chiusura dei negozi. Sul provvedimento i commercianti del centro storico cittadino si dividono in favorevoli e contrari.
Vigili autoritari: non è una leggenda metropolitana
L’avvocato Davide Bonfiglioli, difensore civico dell’Unione delle Terre d’Argine ha presentato la prima relazione dell’attività svolta e ha svelato una “chicca” davvero gustosa
Progeny: l’azienda dichiara di voler chiudere lo stabilimento
Purtroppo stamattina i lavoratori della Progeny di Limidi di Soliera riuniti in assemblea davanti ai cancelli hanno ricevuto conferma delle notizie che si rincorrevano da tempo sul futuro dello stabilimento. Nell’incontro di ieri in provincia presso l’assessorato al Lavoro, la proprietà ha infatti ufficializzato la volontà di chiudere lo stabilimento per quanto riguarda il comparto produttivo che interessa 35 dei 45 addetti complessivi (mantenendo solo l’attività degli uffici commerciali).
Il fallimento della politica…
Che la manovra Monti non piaccia ai carpigiani l’abbiamo scritto. La notizia, certo, non è tra le più inaspettate: i sacrifici sono fastidiosi per tutti, soprattutto se vengono chiesti sempre ai soliti noti. Ciò detto, ci pare che addossare la colpa di questa situazione a Mario Monti – ventilando, secondo una tradizione tutta italiana, complotti internazionali di forze più o meno occulte che muoverebbero la mano del neo Presidente del Consiglio – sia, oltre che ingeneroso nei confronti di chi guida il Paese da poco più di un mese, anche fuorviante. Per almeno due ordini di motivi. In un’Italia abituata non da oggi ad affidarsi agli uomini della provvidenza e che sembra non imparare mai dai propri errori, anche stavolta ci si è forse illusi che sarebbe bastato un volto nuovo a risolvere gli enormi problemi di una nazione che per decenni ha sprecato le occasioni di riformarsi, posticipando ciò che era necessario fare sino all’ultimo rintocco. Se il Governo ora vara una manovra lacrime e sangue – che poteva chiedere di più a soggetti diversi, ma non certo derogare sul suo saldo finale – la vera responsabilità è di una classe politica che si è rivelata, in larga maggioranza, totalmente irresponsabile. E che ora delega il lavoro sporco ad un mite professore di Varese, confidando magari nella memoria corta di tanti elettori. E se lo spettacolo più osceno lo fornisce una Lega Nord che, dopo essere stata al governo per anni, finge di provenire dalla luna e si dedica alla farsa della parlamentare travestita da operaia – che guadagna, per inciso, almeno dieci volte tanto – tutto l’arco costituzionale, dalla destra della mancata rivoluzione liberale alla sinistra incapace di offrire un programma univoco e chiaro, ha dato prova di essere grandemente inadatto ad affrontare questi mala tempora. Perché, pur deludendo, il Governo dei tecnici sancisce il meritatissimo fallimento di una politica che si stenta a considerare degna di questo nome.
La manovra non piace ai carpigiani
Una manovra, quella targata Mario Monti, mal digerita dalle parti sociali, dalle lobby che si oppongono alle liberalizzazioni e da numerosi politici. E la gente comune cosa ne pensa? Lo abbiamo chiesto ai carpigiani che, quasi all’unisono, affermano di essere delusi da una Casta sempre più intoccabile e privilegiata