Cronaca

I due fratelli, nonché soci in affari, due tunisini, rispettivamente di 38 e 34 anni, sono stati fermati a Carpi: in tasca avevano alcune palline di cocaina pronte per essere consegnate direttamente a domicilio.

“Mai che sentiamo di uno straniero che viene picchiato a sangue?” e, ancora, “Questa sottospecie di gente”, “Un bel buco in testa e il problema è risolto”, “L'unico magrebino innocuo è quello che rimane a casa sua”… sono solo alcuni dei commenti che hanno fatto finire nei guai un uomo carpigiano e una donna di Novi denunciati ieri dai Carabinieri con l’accusa di diffamazione aggravata dall’utilizzo di Facebook e dalla finalità di discriminazione e odio razziale.

Immediato l’intervento del Nucleo operativo dei Carabinieri chiamato da una passante: il tunisino è stato bloccato intorno alle 3 del mattino e arrestato per rapina aggravata e lesioni personali gravissime, avendo procurato al 19enne uno sfregio permanente al viso.

Immediato l’intervento del Nucleo operativo dei Carabinieri chiamato da una passante: il tunisino è stato bloccato intorno alle 3 del mattino e arrestato per rapina aggravata e lesioni personali gravissime, avendo procurato al 19enne uno sfregio permanente al viso.

“Tanti si improvvisano imprenditori del web - spiega il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carpi, Alessandro Iacovelli - ma i pericoli sono dietro l’angolo. Ci sono bravissimi intermediari finanziari che possono affiancare chi è interessato a investire in criptovaluta. Prestare attenzione e affidarsi a professionisti esperti è sempre preferibile onde evitare di restare vittima di spiacevoli truffe”.

Identificate 45 persone, di cui la metà con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. I risultati dell’attività sono ora al vaglio degli inquirenti.

Non ce l’ha fatta Federico Lugli, il 40enne carpigiano investito lo scorso 5 luglio in via Cattani, in prossimità della rotonda di Dorando Pietri, mentre era a bordo della sua bicicletta.

Paga 1.200 euro per trascorrere una settimana di vacanze a Riccione insieme alla fidanzata ma, una volta arrivato all’indirizzo del tanto sognato appartamento, si trova di fronte un campo nomadi.

I truffatori, dall’accento campano, sono quindi fuggiti a gambe levate, a bordo di un’utilitaria grigia, presumibilmente una Fiat Punto o una Tipo. Indagano i Carabinieri di Carpi.

Preso da un attacco d’ansia ha faticato a individuare il bottone giallo prima di riuscire a tornare libero.