Un ponte per ritrovarsi

La Scuola dell’infanzia Arca di Noè, in occasione di Santa Lucia, si è trasformata per una mattina in un piccolo bar dove assaporare caffè, brioche ma, soprattutto, è stata l’occasione per un momento di socializzazione tra le varie etnie presenti a scuola, una mattinata di convivialità, divertimento e chiacchiere.

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La Scuola dell’infanzia Arca di Noè, in occasione di Santa Lucia, si è trasformata per una mattina in un piccolo bar dove assaporare caffè, brioche ma, soprattutto, è stata l’occasione per un momento di socializzazione tra le varie etnie presenti a scuola, una mattinata di convivialità, divertimento e chiacchiere.
In un salone addobbato a festa, spicca l’allestimento del Presepe che i bambini e con le loro insegnanti hanno costruito “dentro all’Arca”… di Noè per l’appunto; riprodotte su mattoncini di legno sulla fiancata dell’imbarcazione spiccano le scritte: Amicizia, Grazie, Abbracciarsi, Piacere, Rispetto, Volersi bene sistemate come a chiudere una falla e creare un ponte per ritrovarsi.
Come insegnanti siamo convinte che entrare in contatto con culture, lingue, religioni e tradizioni diverse  apre la mente e non solo stare con chi è uguale a noi. Relazionarsi alla diversità allena i bambini  al mondo di domani che sarà sempre più frastagliato e composito.
Una scuola interculturale  è un vero e proprio esercizio di mondo, tanto quanto viaggiare. Si tratta di un grande apprendimento culturale… anche davanti a un caffè!

Carla Solieri e le insegnanti dell’Infanzia Arca di Noè

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