Porta Modena c’è

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Ci sarà anche Porta Modena a Carpi C’è, il cui programma di eventi animerà Carpi a partire dal pomeriggio di sabato 20 settembre: gli operatori del mercato coperto allestiranno gli stand in Piazzale Ramazzini proponendo assaggi e degustazioni. Per Porta Modena è la prima volta alla Notte Bianca, ma il Consorzio, che raggruppa tutti gli operatori, da anni organizza eventi all’interno della struttura completamente rinnovata nel 2002 e in grado di accogliere tredici esercenti  in sede fissa: si tratta perlopiù di banchi di alimentari, ma ci sono anche un bar e una lavanderia – stireria. Oggi sono dieci gli spazi occupati da un’attività. Il presidente del  Consorzio Mercato Coperto, Roberto Iseppato è chiaro: “il negoziante che sceglie di lavorare a Porta Modena si mette nell’ottica di offrire un certo tipo di servizio e merce di qualità, instaurando un rapporto di fiducia con la clientela. Il Consorzio garantisce che si segua tutti un’unica direzione e le iniziative siano condivise ”. Una decina di minuti in giro per il mercato è sufficiente per rilevarne le caratteristiche: c’è tanta cortesia nei modi e attenzione al cliente. Il  Consorzio Mercato Coperto ha in locazione la struttura e la gestisce in modo completamente autonomo: chi avvia l’attività all’interno di Porta Modena “può contare sul passaggio di tante persone  ed è come se entrassero in negozio, perché qui non ci sono vetrine”. Purtroppo viene visto come un posto d’elite, “ma semplicemente non si vende la roba a cassetta e garantiamo la qualità”. La crisi si è fatta sentire anche qui e l’intento del Consorzio è quello di mantenere l’equilibrio nella gestione ma ciò “è possibile solamente se i tredici box sono stabilmente occupati, altrimenti salgono le spese per ogni singolo operatore”, perché l’intera  struttura deve essere comunque riscaldata, rinfrescata e sottoposta a manutenzione. La progressiva desertificazione del centro non ha inciso sulla flessione nelle vendite anzi,  per Iseppato, “la posizione del mercato coperto in centro storico è strategica. Magari manca qualche parcheggio in più …”. Che cosa sarebbe Barcellona senza la Boqueria? E Firenze senza il mercato di San Lorenzo? Impossibile immaginare le città senza questi luoghi in cui immergersi, un mondo a parte, dove profumi, suoni e colori sembrano estraniarci dal resto della città. “Non temiamo la concorrenza di nessuno: chi ci conosce difficilmente ci lascia. Il problema resta la clientela di passaggio, quella che casualmente entra a Porta Modena e poi non ci abbandona più” conclude Iseppato.
Sara Gelli

 

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