Le lettere di condannati a morte della Resistenza tra musica e parole

Appuntamento il 12 aprile, alle ore 17, al Museo Monumento al Deportato. A cura di Giovanni Tesio, con la partecipazione dei musicisti Joana Gjoni e Vincenzo Pugliese e gli studenti delle classi 5M e 5S dell’Istituto Meucci di Carpi.

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Sulle pareti del Museo Monumento al Deportato politico e razziale di Carpi sono graffite le frasi, selezionate dal poeta Nelo Risi, tratte dalle Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea: l’ultimo messaggio in vita di chi si ribellò all’oppressione nazifascista pagandone il prezzo più alto, un richiamo a non restare indifferenti di fronte al male, ma anche un inno alla vita, che non lasciano indifferenti lo spettatore.

Ed è proprio per celebrare queste donne e questi uomini, nell’approssimarsi dell’80° anniversario della Festa di Liberazione sabato 12 aprile, alle 17.00, si svolgerà proprio presso il Museo del Deportato il reading con parole e musica Non avrei mai creduto di darti tanto dolore, ispirato proprio dalle Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana e da Lettere di Condannati a morte della Resistenza Europea, curato da Giovanni Tesio, con la partecipazione dei musicisti Joana Gjoni (voce) e Vincenzo Pugliese (pianoforte) insieme agli studenti delle classi 5M e 5S dell’Istituto Meucci di Carpi.

L’iniziativa è a ingresso libero e gratuito, con prenotazione non obbligatoria ma fortemente consigliata al seguente link: https://bit.ly/4l1un6M

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