La gavetta della direttrice di Carpi Imma, erede di generazioni di postali

Poste Italiane si conferma in provincia di Modena un’azienda al femminile con una presenza di oltre 1000 dipendenti, di cui più di 600 donne: una rete di 132 uffici postali, 9 centri distribuzione e 51 uffici postali “rosa” con il 62% di dipendenti donne che ricopre posizioni di responsabilità. Tra queste troviamo una direttrice “sprint”, che nella sua vita professionale ha fatto la cosiddetta “gavetta” i azienda per arrivare oggi, dopo oltre trenta anni dal suo primo giorno in Poste, a dirigere l’ufficio postale centrale di Carpi in via Cesare Battisti 3. Lei è Imma Concetta Candela, proveniente da una famiglia di generazioni di postali, che da Napoli si è trasferita in giovanissima età, appena dopo il diploma, in Emilia-Romagna, partecipando quasi per gioco alle candidature.

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Poste Italiane si conferma in provincia di Modena un’azienda al femminile con una presenza di oltre 1000 dipendenti, di cui più di 600 donne: una rete di 132 uffici postali, 9 centri distribuzione e 51 uffici postali “rosa” con il 62% di dipendenti donne che ricopre posizioni di responsabilità.

Tra queste troviamo una direttrice “sprint”, che nella sua vita professionale ha fatto la cosiddetta “gavetta” i azienda per arrivare oggi, dopo oltre trenta anni dal suo primo giorno in Poste, a dirigere l’ufficio postale centrale di Carpi in via Cesare Battisti 3. Lei è Imma Concetta Candela, proveniente da una famiglia di generazioni di postali, che da Napoli si è trasferita in giovanissima età, appena dopo il diploma, in Emilia-Romagna, partecipando quasi per gioco alle candidature.

“Sono cresciuta in Poste Italiane e morirò qui – racconta scherzosamente Imma Concetta – avevo appena diciotto anni quando provai la prima volta, quasi per gioco, a partecipare al concorso. Risultai idonea ma con riserva in quanto i posti erano duecento e io arrivai appena dopo. Provengo da una famiglia con generazioni di postali, oltre a mio padre ci lavorava anche una cara zia, due cugine e uno zio acquisito. Io non miravo in quel momento a cercare un lavoro ma per mantenermi agli studi perché nel frattempo mi sono iscritta all’università, mio padre mi spronò a fare domanda in Emilia-Romagna. Iniziai a Viserba, in provincia di Rimini, allo smistamento per tre mesi, altri mesi sono stata collocata nelle lavorazioni interne e poi allo sportello. Successivamente sono tornata a Napoli dove, nel frattempo, frequentavo l’università e dopo poco tempo uscì la domanda come formazione lavoro come portalettere, partecipai e fui chiamata a Carpi, da allora non sono più andata via da qui Nel frattempo decisi di frequentare un master all’Università di Modena, sempre in campo economico. Alla fine del percorso dovendo scegliere dove fare lo stage scelsi proprio questa azienda portando un caso studio sul modello Poste Italiane, era il 2001, gli anni in cui il Gruppo iniziò la sua grande trasformazione ed evoluzione. Poco dopo l’Azienda mi propose un ruolo commerciale, prima negli uffici postali e poi come coordinatrice di zona fino a un periodo nel commerciale impresa. Sono entusiasta di quegli anni e della gavetta commerciale, era materia che sentivo mia – prosegue Imma Concetta – quando poi la figura di coordinatrice venne meno mi proposero di iniziare a dirigere il primo ufficio postale che fu Mirandola e dal 2017 sono nell’ufficio centrale di Carpi. Ad oggi guardando indietro posso ritenermi soddisfatta del mio percorso professionale dove certo non sono mancati i sacrifici, ricordo ancora quando arrivai i primi anni in Emilia-Romagna, appena uscita da casa dei miei genitori mi ritrovai in una camera da sola dove dormivo e dove c’era l’angolo cottura. Sono stati anni di sacrificio ma orgogliosa nell’essere riuscita a crescere da sola. Oggi è questo che cerco di far capire ai giovani che arrivano nella mia azienda, che se fanno bene prima o poi i risultati arrivano. Cerco sempre il dialogo con le persone, sia i colleghi sia i clienti. Oggi l’ufficio di Carpi è composto da 26 unità e 18 sono donne questo dimostra che l’azienda investe sull’universo femminile. Io non potrei mai pensare ad oggi di lavorare altrove, i primi anni appena laureata ho pensato ad altro, la carriera da commercialista non mi entusiasmava, amo lavorare tra la gente e per la gente”

Anche nel 2025, per il sesto anno consecutivo, a Poste Italiane è stata assegnata la certificazione “Top Employers”, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. Un insieme di pratiche organizzative e di sviluppo del potenziale umano e professionale che facilita la creazione di un ambiente di lavoro e di relazione in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento, contribuendo così al successo dell’intero Gruppo.

La certificazione Top Employers si aggiunge a una serie di importanti riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane per le sue politiche di sostenibilità e responsabilità sociale. Tra queste, le certificazioni ISO 30415:2021 per l’inclusione e la valorizzazione delle diversità, UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, ISO 37001:2016 per la prevenzione della corruzione e ISO 37301:2021 per la gestione della compliance. Il conseguimento di queste attestazioni attesta la capacità del Gruppo di adottare misure rigorose ed efficaci a garanzia di elevati standard etici e sociali.

Per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, Poste Italiane hanno ideato inoltre una cartolina filatelica e un annullo speciale disponibile online o negli uffici postali con sportello filatelico della provincia di Modena.

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