Dai tessuti alle tele all’insegna della creatività

Stefano Bazzoni, carpigiano classe 1964, professionista del settore tessile e abbigliamento, dal 2018 ha iniziato a dipingere per hobby spinto dal desiderio di sperimentare ed esprimere liberamente la propria creatività: “Ogni mia opera riflette il mio percorso e la mia esperienza lavorativa”.

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Il senso per l’estetica l’ha coltivato in quarant’anni di esperienza nel settore tessile e dell’abbigliamento dove ha appreso le tecniche di stampa e variantatura, frequentando il mondo dei disegnatori di Como, dei filati e dei colori e specializzandosi nella creazione di disegni jacquard, ma la vera essenza della creatività, Stefano Bazzoni, classe 1964, di Carpi, l’ha trovata nella pittura.

Stefano, da quanto tempo dipinge e cosa o chi ha acceso in lei questa scintilla?

“Nel 2018 ho iniziato a dipingere per hobby, spinto dal desiderio di sperimentare ed esprimere liberamente il mio estro creativo. Ogni mia opera riflette il mio percorso e la mia esperienza lavorativa. Mi sono avvicinato alla Pop Art, che mi ha sempre affascinato per i suoi colori vivaci e la sua capacità di comunicare con forza e immediatezza”.

Cosa rappresenta nelle sue opere e da dove trae l’ispirazione?

“Possiedo un ampio archivio di libri di grafica, illustrazione, lettering e arti figurative da cui traggo ispirazione, soprattutto dagli accostamenti cromatici, dai blocchi di colore e dai contrasti dei grandi artisti della Pop Art. Inizialmente, ho realizzato reinterpretazioni di opere famose. Con il tempo, alla ricerca di una mia identità, ho ampliato i miei interessi, prendendo spunto anche da libri di botanica e stampe, in particolare da piante e fiori, che poi trasformo in macro e monocromatici. Mi piace personalizzare le opere seguendo il mio gusto, sperimentando con colori e composizioni. La mia prima opera è stata un lavoro di lettering con accostamenti cromatici vivaci”.

Che tecniche e supporti utilizza per realizzarle?

“Utilizzo tele tradizionali in canvas, spesso riciclate, e supporti in legno di recupero che preparo per la pittura. Mi piace anche creare cornici uniche, dando loro una nuova funzione. Continuo a sviluppare questa idea, cercando sempre nuovi modi per reinventare le superfici su cui dipingo. Per quanto riguarda i colori, preferisco gli acrilici per la loro intensità, copertura e spessore. Scelgo quasi sempre di lavorare su uno sfondo bianco per far risaltare al massimo i colori. Prima di dipingere, realizzo prove di accostamento cromatico al computer per avere un’idea chiara del risultato finale. Nella fase esecutiva, sperimento diverse tecniche, combinando stencil e pennelli per ottenere effetti vari”.

Ha delle opere di altri artisti in casa o c’è qualcuno che ammira particolarmente?

“Non ho opere di altri artisti in casa, ma ammiro profondamente l’arte in tutte le sue forme. In particolare, la pittura metafisica e gli spazi di De Chirico, gli ambienti di Hopper, con le loro scene di profondo silenzio. Apprezzo molto anche i più noti artisti pop, come Lichtenstein, Andy Warhol e Keith Haring, per il loro impatto visivo e la loro capacità di rendere l’arte accessibile e immediata, con un linguaggio diretto e potente.

Ha già esposto le sue opere o ha in progetto di farlo? Come è possibile vederle dal vivo?

“Le mie opere sono visibili sul mio profilo Instagram @stefanobazzoni_true_color, dove ho creato un piccolo archivio delle mie creazioni. Al momento non ho ancora pianificato esposizioni; dipingo principalmente per me stesso e regalo tele agli amici, poiché sto cercando di capire il reale interesse che i miei lavori potrebbero suscitare e se questo è proporzionale alle mie capacità artistiche. Sto lavorando su nuovi progetti, cercando di sviluppare una mia identità artistica e di creare un mio stile”.

Chiara Sorrentino

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