Annalisa Arletti racconta la sua storia, “fin dall’inizio per Giorgia Meloni”

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Annalisa Arletti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Carpi, si candida al Consiglio regionale dell’Emilia Romagna ed è ottimista rispetto all’opportunità di farcela pur riconoscendo il valore di coloro che compongono la lista di Fratelli d’Italia e quello degli avversari del PD, “che hanno una lista ugualmente forte”. Determinata e con una grande carica sta affrontando la campagna elettorale battendo in lungo e in largo la provincia di Modena in vista del voto del 17 e 18 novembre, “ma mi concentrerò soprattutto su Carpi e sulla Bassa modenese per costruire il consenso”.

Quando ha iniziato se lo ricorda?

Esattamente quindici anni fa e da allora non ho più smesso di fare politica. Avevo 23 anni quando entrai nel Movimento giovanile di Alleanza Nazionale diventando uno dei responsabili a Carpi. Era l’epoca del Popolo della Libertà che ricomprendeva i partiti di centrodestra. Dieci anni dopo sono entrata in Consiglio comunale a Carpi come la più votata di tutte le opposizioni e sono stata rieletta in occasione delle ultime elezioni amministrative nel giugno scorso.

Cosa le ha fatto scattare la molla?

Il desiderio di fare qualcosa per migliorare ciò che ci circonda, iniziando dalla mia città. Mi ricordo la raccolta di firme per la Remesina e i tanti banchetti in centro per sensibilizzare la cittadinanza su diversi temi. L’impegno politico giovanile per me è stato vivere un’avventura insieme ad altri, impegnarsi nel proprio quotidiano per cercare di cambiare quello che non funziona.

Come è approdata al partito?

La fonte d’ispirazione è stata Giorgia Meloni che ho sempre seguito fin da quando era Presidente nazionale dei Giovani. Nel 2012, insieme a Barcaiuolo e Pulitanò, sono stata tra i fondatori di Fratelli d’Italia a livello provinciale. A loro e a tutta la classe dirigente di Fratelli d’Italia mi lega un rapporto umano oltre che politico. Da allora la crescita del partito è stata lenta, ma costante e ci ha permesso di costruire la credibilità che oggi anche gli avversari ci riconoscono. Oggi siamo il primo partito in Italia e il secondo in Regione. La soddisfazione è grande e va di pari passo con un profondo senso di responsabilità.

Come sarà la sua campagna elettorale?

Partirò dalla mia città che continuerò a rappresentare anche se avrei preferito farlo da Sindaco. E’ importante che Carpi abbia un consigliere regionale, a prescindere dal fatto che sia di destra o di sinistra, affinché possa essere rappresentato il nostro territorio. In questa campagna elettorale mi rimetterò in cammino e riprenderò le interlocuzioni avviate per le elezioni amministrative: significa che non ripartirò da zero ma da quello che è stato costruito durante i mesi della campagna elettorale per diventare sindaco di Carpi. Cercherò di girare la provincia di Modena il più possibile ma mi concentrerò su Carpi e sulla Bassa modenese.

Vuole dire qualcosa alla candidata del PD Stefania Gasparini?

Ribadisco. E’ importante che Carpi abbia chi la rappresenti in Assemblea Regionale. Gasparini è una donna in gamba, ma ci dividono idee e proposte. Lei difende lo status quo insieme al candidato della sinistra. Con Elena Ugolini candidata alla Presidenza della Regione Emilia Romagna cerchiamo di portare una svolta perché tante cose non funzionano. Servono risposte concrete non ideologiche

Pensa che la candidatura della civica Anna Colli possa sottrarle voti?

Ognuno farà la sua campagna elettorale, sono certa che non mancherà il dialogo. Dopo di che io ho rispetto di tutti ma non temo nessuno. Sarà la città e il territorio a scegliere a chi dare la preferenza, spero basandosi sulle idee e sulle proposte, oltre che sulle persone.

Quali sono i temi che sente più suoi?

In primis la sanità perché non servono nuovi spazi se mancano i medici e non aumenta la qualità dei servizi; poi le imprese che chiedono di essere sgravate da un eccesso di burocrazia; infine la tutela del territorio perché non serve litigare sui fondi del governo se non si usano per fare prevenzione e qui Schlein e Bonaccini sono indifendibili.

Sara Gelli