Movida e risarcimento dei danni da parte del Comune

La recente giurisprudenza ha ritenuto responsabile il Comune per i rumori molesti provenienti dalla strada e causati dagli avventori di locali e bar nelle fasce notturne. I rumori molesti da movida sono infatti un disagio e una fonte di danno per chi abita nelle vicinanze di locali. Tale problematica si verifica frequentemente nel periodo estivo. Da la rubrica dell’Avvocato Laura Vincenzi.

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La recente giurisprudenza ha ritenuto responsabile il Comune per i rumori molesti provenienti dalla strada e causati dagli avventori di locali e bar nelle fasce notturne. I rumori molesti da movida sono infatti un disagio e una fonte di danno per chi abita nelle vicinanze di locali. Tale problematica si verifica frequentemente nel periodo estivo. La sentenza della Cassazione, la numero 14209/2023, ha infatti sancito che, se il Comune non riesce a limitare l’inquinamento acustico causato dalla movida, deve risarcirne i danni ai cittadini. La ratio della sentenza sta nella tutela del diritto alla salute di cui all’art. 32 della Costituzione, del diritto al riposo notturno e alla proprietà privata, diritti non comprimibili che anche l’Ente Pubblico deve osservare e che vengono nella fattispecie lesi dalle immissioni acustiche intollerabili provenienti dalla strada pubblica. La Pubblica Amministrazione è tenuta ad osservare le regole tecniche e i canoni di diligenza e prudenza nella gestione dei propri beni quali le strade pubbliche e, quindi, il principio del neminem laedere di cui all’art. 2043 c.c. Secondo tale norma qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che lo ha commesso a risarcire il danno. Conseguentemente il Comune può essere condannato al risarcimento del danno patito dal privato in conseguenza delle immissioni nocive che abbiano comportato la lesione dei diritti sopra citati. Il Comune può essere altresì condannato a procedere e adottare tutti gli opportuni atti e interventi idonei a ridurre le immissioni acustiche, riportandole nella soglia di tollerabilità.

Avvocato Laura Vincenzi E-mail:laura.vincenzi@tiscali.it