Il mondo del circo contemporaneo si mobilita contro il femminicidio

Agnese Valentini da anni ha lasciato Carpi per dedicarsi completamente al suo sogno, praticare le arti circensi. “Ciò che continua a incantarmi del circo è la sua capacità di contaminarsi con numerose espressioni artistiche. Ci sono il corpo, la voce, la musica, la danza… il circo contemporaneo è fatto di tanti linguaggi. E’ potente. Diretto”. Componente dell’associazione culturale Arterego di Casalecchio di Reno ha lanciato una raccolta fondi per portare in Italia uno spettacolo contro la violenza di genere dedicato a Magò, ballerina brasiliana, violentata e uccisa a soli 26 anni.

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Agnese Valentini

Agnese Valentini da anni ha lasciato Carpi per dedicarsi completamente al suo sogno, praticare le arti circensi. Un mondo, quello del circo contemporaneo, a cui la 28enne carpigiana si è avvicinata sin da piccola, muovendo i suoi primi passi ne I ragazzi del Circostrass sotto la guida di Cosetta Bottoni, prima da allieva e poi in veste di collaboratrice. “Il circo mi ha affascinata e quando intorno ai 19 anni ho avuto la possibilità di assistere a vari spettacoli a Bologna e ho conosciuto Arterego, presente da oltre vent’anni a Casalecchio di Reno, mi si è letteralmente spalancato un mondo”. Agnese si è trasferita nella città delle Due Torri e oggi è tra i componenti di Arterego, associazione culturale senza scopo di lucro che si dedica alla promozione e alla diffusione del circo contemporaneo, dalla giocoleria alle discipline acrobatiche, dal teatro alla clownerie, contaminati dalla musica dal vivo e dalla danza contemporanea, in ambito culturale, ricreativo e sociale.
Artista di filo teso, per Agnese ogni passo è un atto di pura precisione, un equilibrio perfetto tra corpo e mente che si traduce in una danza aerea di straordinaria bellezza. “Ciò che continua a incantarmi del circo è la sua capacità di contaminarsi con numerose espressioni artistiche. Ci sono il corpo, la voce, la musica, la danza… il circo contemporaneo è fatto di tanti linguaggi. E’ potente. Diretto. Inoltre ti insegna a essere versatile, impari a promuoverti così come a costruire le scenografie…”.

Agnese, artista di filo teso

Tra gli artisti e amici che sono passati in Arterego, vi è stata anche Maria Gloria Poltronieri Borghes, per tutti Magò, “una ballerina e musicista che ha lasciato il segno in tutti noi durante la sua permanenza a Bologna. Nel 2020 Arterego viene travolta dalla realtà, Magò è stata violentata e uccisa in Brasile. Aveva 26 anni quando venne uccisa”, racconta Agnese. A raccoglierne l’eredità è stata la sorella Ana Clara che ha tentato di rimettere insieme i pezzi di due vite spezzate e li ha composti in una toccante testimonianza. Amana, lo spettacolo di teatro danza che ne è nato, è il frutto di un lutto che si trasforma in lotta. Una lotta che riguarda tutti. “Un modo per parlare di violenza di genere usando lo strumento dell’arte, quella stessa arte che amava e praticava Magò. Per questo motivo all’interno di Equilibri Festival, in programma dal 16 al 26 maggio, si svolge una giornata molto speciale: Magò presente, l’arte contro il femminicidio. Laboratori gratuiti, performance, concerti e spettacoli: un festival nel festival dedicato a Magò”. E per portare Ana Clara e lo spettacolo Amana dal Brasile all’Italia, sostenendo le spese di viaggio e di trasporto, Arterego ha lanciato una campagna di raccolta fondi (per maggiori informazioni https://www.produzionidalbasso.com/project/danzando-contro-i-femminicidi-dal-brasile-all-italia-sostieni-mago-presente/). 

“Portare la storia di Magò all’interno di un festival di circo contemporaneo – conclude Agnese Valentini – significa non relegare il tema della violenza sulla donne a un ambito politico o istituzionale. Equilibri coinvolge un pubblico variegato ed è il luogo giusto in cui portare questa riflessione perchè l’arte ha un grande potere trasformativo. Ogni femminicidio crea un’assenza. Noi di Arterego vogliamo rispondere a quell’atto terribile con tutta la presenza di cui siamo capaci”.

Jessica Bianchi