Protesta dei trattori a Modena Nord: si va avanti fino a sabato

"Il taglio dell'Irpef agricola per due anni non è sufficiente" sottolinea Luca Artioli, agricoltore modenese che prende parte alla protesta.

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Trattori in protesta oggi, 15 febbraio, vicino al casello di Modena nord dove si sono dati appuntamento mezzi arrivati anche da Bologna, Reggio Emilia e Valsamoggia ma, nel pomeriggio, spiega l’agricoltore Luca Artioli, “ne arriveranno altri dal Veneto e domani dalla Lombardia. Alla fine saremo circa in 500 trattori, sperando che queste proteste portino a qualcosa. Resteremo qui fino a sabato poi si vedrà”.

Secondo una stima di Coldiretti su dati Inps – e diffusa ieri in occasione del via libera al provvedimento sul taglio dell’Irpef agricola per due anni – dell’esenzione totale beneficeranno 9 aziende agricole su 10, mentre altre 20mila vedranno l’imposta dimezzata. Una vittoria, quindi, l’avete già ottenuta…

“E’ una piccola, piccola vittoria. Non è sufficiente”.

Cosa chiedete ancora?

“La cosa principale che chiedono tutti gli agricoltori italiani è non lavorare sotto i costi di produzione: questa è la vita delle aziende agricole. Noi adesso stiamo lavorando per le banche, perché abbiamo i prodotti migliori d’Europa ma siamo sottopagati”.

Chi stabilisce il prezzo dei prodotti agricoli?

“Purtroppo non noi. La frutta che a noi viene pagata 0,40/0.50 cent, la si acquista poi nella grande distribuzione a 3,5/4 euro al kg. I prezzi li stabilisce il compratore, che può essere un privato o una cooperativa dove tu sei socio. Ci sono rincari fino al 300%. Non è giusto”.

Chiara Tassi

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