Scuola primaria e calo delle nascite: ci interessa ciò che sta succedendo?

Il baratro del calo demografico si manifesterà nel prossimo futuro, quando i 2023 entreranno in prima classe. Sono stati 462 i nati residenti a Carpi lo scorso anno, il dato più basso di sempre. C’è anche una proposta, e neppure troppo campata per aria.

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Manca poco all’ora x. Nonostante l’insistenza negli ultimi cinque anni, non pare che qualcuno si sia preoccupato di affrontare la questione ma Tempo insiste. Siamo fatti così e come ogni anno è il momento di fare il punto sulle scuole elementari nella speranza che, alla luce dei numeri, ci sia chi abbia il coraggio di affrontare i nodi che riguardano il personale e la riconversione degli edifici di proprietà comunale che inesorabilmente rimarranno vuoti. C’è anche una proposta, e neppure troppo campata per aria, ma prima di arrivarci è opportuno rifare i calcoli alla luce dei dati relativi all’anno scolastico in corso.

A Carpi alla scuola primaria ci sono 3.053 bambini, cinquanta in meno rispetto allo scorso anno, 289 bambini in meno rispetto a cinque anni fa, 1.821 in meno rispetto a dieci anni fa quando erano distribuiti in 221 classi, oggi ne bastano 148.

Inutile guardare al passato perché il baratro del calo demografico si manifesterà nel prossimo futuro, quando i 2023 entreranno in prima classe. Sono stati 462 i nati residenti a Carpi lo scorso anno, il dato più basso di sempre.

Correrà l’anno scolastico 2029/30 e saranno indicativamente 2.570 gli alunni di scuola primaria a Carpi con un calo rispetto alla situazione attuale di 483 bambini, che tradotto significa 24 classi in meno.

Fino ad oggi si è difeso lo status quo ma ci sono scuole che non raggiungono più i numeri per giustificare le due sezioni per classe e pur di mantenere il numero di sezioni diminuiscono il numero di bambini col risultato che sono in quindici in classe. Si tratta solo di segnali perché lo scenario apocalittico si manifesterà a partire dal settembre 2025 quando la scuola primaria accoglierà i nati nel 2019, l’annus horribilis, in cui per la prima volta si è scesi sotto quota 500 nati residenti a Carpi.

A chi pensa che altri bambini possano frequentare le scuole primarie carpigiane pur non essendo nati e residenti a Carpi occorre far presente che si tratta di un fenomeno pressoché irrilevante: nel 2013 sono stati 656 i nuovi nati residenti a Carpi e in quinta elementare ci sono 658 alunni, nel 2014 ne sono nati 620 e 607 bambini frequentano la quarta elementare, nel 2015 i nati residenti a Carpi sono stati 554 e sono 577 gli alunni di quarta elementare.

E ancora. È vero che è aumentata la percentuale degli stranieri nelle classi delle scuole primarie carpigiane ma non per un aumento degli stranieri in numeri assoluti bensì perché sono calati gli alunni di cittadinanza italiana: gli alunni stranieri erano 741 cinque anni fa (22%), oggi sono 770 (25%).

Il calo demografico è entrato in classe ma la questione non ha riscontrato interesse negli amministratori al punto che pare quasi un’eresia oggi avanzare la proposta che l’edificio di una scuola elementare, magari in prossimità del polo scolastico, possa ospitare studenti delle superiori, oggi costretti a turni e traslochi, diventando una succursale.

Sara Gelli