Da settembre al via 190 corsi di formazione professionale in Emilia Romagna

Questi percorsi si rivolgono a studenti al termine della scuola secondaria di primo grado. L'intero sistema coinvolgerà 3.600 ragazzi ed è finanziato dalla Regione con oltre 40 milioni di euro

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Dalle vendite al turismo, dalla ristorazione al wellness, dalla meccatronica agli impianti elettrici. In Emilia-Romagna sono 190 i percorsi triennali di istruzione e formazione professionale pronti a partire da settembre, col prossimo anno scolastico (il 2023-2024). E 43 sono corsi di quarto anno per conseguire il diploma. L’intero sistema coinvolgerà 3.600 ragazzi ed è finanziato dalla Regione con oltre 40 milioni di euro. Tutti i corsi, della durata di 990 ore e realizzati da enti accreditati, dovranno avviarsi il 15 settembre nel rispetto del calendario scolastico. Con un ulteriore investimento di 11 milioni di euro, la Regione prevede anche specifiche misure per garantire la personalizzazione dei percorsi e il sostegno a ogni ragazzo fino al conseguimento della qualifica professionale, in particolare per gli studenti con disabilità certificata. Queste risorse, tra l’altro, finanziano anche la possibilità per i ragazzi che frequentano i percorsi per la qualifica di operatore della ristorazione di risiedere nella stessa scuola. “Questi percorsi si rivolgono a studenti che al termine della scuola secondaria di primo grado siano a rischio di dispersione scolastica- spiega l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla– con lo scopo di non lasciare indietro nessuno, con un finanziamento aggiuntivo regionale viene loro garantita la possibilità di accedere direttamente al sistema che garantisce loro la progettazione e realizzazione di un percorso personalizzato, fortemente orientativo e finalizzato all’apprendimento delle competenze di base e trasversali, al termine del quale potranno accedere a un secondo anno di Istruzione e formazione professionale”.

Come Regione, rivendica Colla, “stiamo investendo molto nella istruzione e formazione professionale, uno strumento fondamentale anche per affrontare le tante fragilità soggettive e dare la possibilità a tanti ragazze e ragazzi di trovare un lavoro dignitoso ma soprattutto il diritto di sentirsi a pieno titolo integrati nelle nostre comunità”. Al termine del triennio, è previsto poi un ulteriore percorso di quarto anno per consentire ai ragazzi di acquisire un diploma professionale. “Obiettivo prioritario- spiega la Regione- è il contratto di apprendistato di primo livello o in alternanza rafforzata, per cui sono resi disponibili complessivamente 25 percorsi rivolti a 328 giovani con un finanziamento pubblico di circa 2,6 milioni di euro”.