Quando le mancate entrate dei dividendi di Aimag fanno rima con una minor manutenzione stradale

Maretta ieri sera in Consiglio Comunale dove, a tener banco, ancora una volta, è stata Aimag, dopo la decisione presa durante l’Assemblea dei Soci del 29 giugno di non ripartire i dividendi. Un mancato introito che si ripercuote negativamente sull’esercizio dell’ente e che impatterà sulla città: a mancare all’appello infatti sono 300mila euro, ovvero una parte consistente della quota prevista per la manutenzione straordinaria sulle strade.

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Maretta ieri sera in Consiglio Comunale dove, a tener banco, ancora una volta, è stata Aimag, dopo la decisione presa durante l’Assemblea dei Soci del 29 giugno di non ripartire i dividendi, in accoglimento della richiesta di iscriverli al fondo di riserva avanzata dal Collegio dei Sindaci e fatta propria dal Consiglio di Amministrazione. Una scelta che ha “costretto” il Comune di Carpi a correre ai ripari mediante un assestamento al bilancio di previsione 2023-2025.

Dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio di Aimag, la trattazione dei dividendi è stata rimandata a un’assemblea successiva, pertanto, per mantenere nel nostro Bilancio la voce legata a tale entrata, del valore di 1 milione e 900mila euro, – ha spiegato l’assessore Mariella Lugli – abbiamo deciso di istituire un fondo di garanzia pari a 1 milione e 400mila euro coperto da risorse liberate sulla parte corrente e da una quota di avanzo libero di amministrazione 2022”. 

Un mancato introito che si ripercuote negativamente sull’esercizio dell’ente e che impatterà sulla città: a mancare all’appello infatti sono 300mila euro, ovvero una parte consistente della quota prevista per “la manutenzione straordinaria sulle strade”, ha aggiunto Lugli.

Una decisione che non è andata giù alla consigliera del Movimento 5 stelle, Monica Medici: “questo assestamento di Bilancio dimostra che l’assessore Lugli ha fatto bene il suo lavoro e con 1 milione e 400mila euro son certa avremmo asfaltato numerose strade… peccato che il sindaco glieli abbia portati via, ma d’altronde in famiglia non si va sempre d’accordo. Come? Con la decisione presa in assemblea dei soci di Aimag di non distribuire i dividendi e dove i primi sindaci ad andarsene dal tavolo sono stati proprio quelli dell’Unione delle Terre d’Argine. Voi – ha proseguito Medici rivolgendosi alla Maggioranza – state per approvare un bilancio in cui si istituisce un fondo di garanzia di 1 milione e 400mila euro solo perchè abbiamo un sindaco che pensa di fare il bello e il cattivo tempo all’interno di Aimag. Il 29 giugno tutti i soci hanno approvato il bilancio all’unanimità poichè evidentemente non hanno rilevato voci contestabili e allora perché dopo 10 minuti quando in discussione vi era il tema della distribuzione dei dividendi sono usciti, costringendo anche altri sindaci, che non si aspettavano una cosa di questo genere, ad andarsene per evitare l’ennesima spaccatura? Una decisione, la loro, che ricade sulle nostre teste e pesa per 1 milione e 900mila euro”. E poi l’affondo: “quando in una società possiedi un 2 – 3% e non conti nulla nella gestione perchè chi nomina l’Ad è un altro e non ti danno nemmeno i dividendi, allora l’unica opzione è vendere quelle azioni. Approvando questa variazione state di fatto sostenendo questo piano: solo un cieco non lo vedrebbe! Se ci saranno incidenti o morti perchè ci sono delle buche sull’asfalto sappiate che tutto nasce da qua e dovrete assumervene le responsabilità”.

Una dichiarazione forte a cui l’assessore Mariella Lugli risponde in modo politically correct dal momento che il primo cittadino non era in aula: “in quell’assemblea io non ero presente e il sindaco non è qui per argomentare. Ciò che posso dire è che la proposta di non distribuire i dividendi non viene ovviamente da lui ma c’è stato un Cda che ha proposto di non procedere con la divisione e un consiglio costituito da tre revisori dei conti che ha fatto altrettanto. Il fondo è stato messo a garanzia in attesa di sapere quale chiave di lettura troverà la nuova assemblea su tale fronte. Penso di poter anticipare che, in considerazione degli 887mila euro in giacenza e non ancora impegnati, qualora vi sarà la necessità di implementare i 300mila stralciati metteremo più risorse sulla manutenzione straordinaria delle strade, elemento per noi fondamentale”. E dopo la dichiarazione di Maurizio Maio (Pd) che ha respinto “con forza le affermazioni della consigliera Medici poiché la vicenda Aimag è ben più complessa e l’attenzione sulle strade è alta”, si è passati al voto. L’assestamento è stato approvato senza sorprese col voto compatto della Maggioranza e il voto contrario, altrettanto unanime, delle forze politiche di opposizione (Lega, Fratelli d’Italia, Carpi Futura e Movimento 5 Stelle). 

Jessica Bianchi