Attese di oltre 5 giorni per avere l’esito del tampone molecolare

Sono numerose le segnalazioni di cittadini che stanno aspettando da giorni, in alcuni casi persino cinque o sei, l’esito del tampone molecolare. “Da un lato si sono registrati dei problemi su alcune macchine del Laboratorio del Policlinico e, contemporaneamente, sono state rilevate alcune positività tra i tecnici che quindi sono dovuti restare a casa. La coda dovrebbe smaltirsi nel giro di una settimana e - assicura la dottoressa Silvana Borsari, direttore sanitario dell'Ausl di Modena - riusciremo a garantire nuovamente l’esito in 24 - 48 ore”.

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Sono numerose le segnalazioni di cittadini che stanno aspettando da giorni, in alcuni casi persino cinque o sei, l’esito del tampone molecolare. Un’attesa che sta creando numerosi mal di pancia soprattutto a chi deve rientrare al lavoro oppure organizzare la gestione dei propri figli.

“E’ così – ammette la dottoressa Silvana Borsari, direttore sanitario dell’Ausl di Modena – purtroppo abbiamo ancora in coda tamponi eseguiti cinque giorni fa perchè da un lato si sono registrati dei problemi su alcune macchine del Laboratorio del Policlinico e, contemporaneamente, sono state rilevate alcune positività tra i tecnici che quindi sono dovuti restare a casa.  Ricordo che nei due laboratori della provincia di Modena vengono letti ogni giorno circa 4mila molecolari, una mole di lavoro enorme, alcuni dei quali sono prioritari, ovvero quelli provenienti dai reparti ospedalieri e dai Pronto Soccorso e che quindi fanno slittare quelli del territorio”. 

La coda dovrebbe smaltirsi “nel giro di una settimana” e, assicura Borsari “riusciremo a garantire nuovamente l’esito in 24 – 48 ore”. Nel frattempo, per correre ai ripari, l’Ausl ha introdotto una novità, attivando delle linee di produzione di tamponi antigienici il cui esito è equiparabile a quello dei molecolari. “Uno strumento diagnostico in più che ci consente di garantire la lettura di un alto numero di tamponi con tempistiche adeguate e, di conseguenza, ottimizzare i percorsi  dei cittadini che attendono la diagnosi o l’uscita da isolamento e quarantena”, spiega la direttrice sanitaria. 

Questi test antigienici che vengono fatti presso i Drive Through non sono i cosiddetti rapidi a lettura visiva fatti in farmacia o in autotest “ma prevedono la refertazione attraverso tecnologie specifiche presenti nei nostri laboratori. L’obiettivo – sottolinea Borsari – è di arrivare a una capacità produttiva di 2mila al giorno, il cui esito sarà comunicato in 24-36 ore”.

Intanto sono sempre più numerosi i cittadini che scelgono di sottoporsi a un tampone rapido in farmacia per tagliare i tempi ed essere liberati. A dirlo è la diminuzione di persone che accedono ai drive: “circa il 30% di coloro che sono convocati automaticamente dall’Ausl non si presenta optando per la farmacia. Il grande lavoro che stanno facendo i farmacisti di certo contribuisce a scovare ogni giorno molti positivi ma ci sta aiutando a liberare tanti cittadini in modo tempestivo”, conclude Borsari.

Jessica Bianchi